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Casa, un miraggio per i giovani: a Verona servono 63 anni con mutuo, oltre 70 senza

di Matteo Scolari
A Verona e in Veneto l’acquisto della prima casa è sempre più un’impresa: tempi biblici anche con il mutuo e un mercato immobiliare che esclude gran parte degli under 40, costretti a dipendere dalle famiglie.

Uno studio di Ener2Crowd mostra come l’acquisto della prima casa stia diventando un traguardo sempre più irraggiungibile per le nuove generazioni. A Milano servirebbero quasi 150 anni, a Roma oltre 100, mentre a Verona – che figura tra le peggiori province – i tempi non sono meno drammatici: 63 anni con mutuo e circa 73 senza.

Secondo l’analisi, a livello nazionale un under 40 impiega in media 57,4 anni tra anticipo e mutuo per accedere a un appartamento di 100 mq. In Veneto lo scenario non migliora: la regione è tra le peggiori d’Italia, con una media di 59,6 anni anche con mutuo, davanti solo a Lombardia, Lazio e Trentino-Alto Adige.

«I dati evidenziano una situazione peggiore del previsto: un giovane a Milano per acquistare casa impiegherebbe 147,5 anni senza mutuo e 141,3 anni con il mutuo, a Roma rispettivamente 101,2 e 87,6 anni, a Firenze 95,7 e 79,2» sottolinea Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.

Il problema riguarda non solo le città più care ma anche i centri di provincia, dove a prezzi immobiliari più accessibili corrispondono stipendi troppo bassi per sostenere la rata del mutuo. A Crotone, Agrigento, Enna o Caltanissetta, ad esempio, pur servendo meno di 40 anni per accumulare il capitale necessario senza mutuo, la rata resta insostenibile per redditi così bassi.

Il confronto con le generazioni precedenti è impietoso. «Fino agli Anni Settanta del secolo scorso, anche un operaio poteva permettersi in circa 20 anni un appartamento in zona centrale» ricorda Paolo Baldinelli, Executive Chairman di Ener2Crowd. Oggi, invece, un terzo dei giovani che riesce ad acquistare lo fa solo grazie all’aiuto dei genitori, mentre il 64% degli under 40 resta escluso dal mercato.

Il ricorso al Fondo di Garanzia Prima Casa ha sostenuto circa 80 mila giovani under 36 nel 2024, ma il supporto più decisivo arriva ancora dalle famiglie: circa 850 mila giovani acquirenti non avrebbero avuto accesso alla proprietà senza l’intervento economico dei genitori, che in molti casi hanno coperto spese accessorie o ridotto l’importo del mutuo.

Per Ener2Crowd una delle possibili strade è quella degli investimenti ESG, che consentirebbero di accumulare capitale con tempi più sostenibili. La piattaforma propone piani di accumulo e progetti green con ritorni medi superiori al 10% annuo, accessibili anche con piccoli risparmi.

Il quadro resta comunque allarmante: mutui più lunghi, case più piccole e prime proprietà sempre più tardive. Nel primo semestre 2025, i mutui richiesti dagli under 40 hanno avuto una durata media di 26 anni e un importo pari al 79% del valore dell’immobile, con età media dei richiedenti salita a 38 anni.

«La conseguenza è un doppio divario: tra Nord e Sud, dove i redditi più bassi aggravano l’inaccessibilità, e tra chi può contare sull’aiuto dei genitori e chi non ha questa rete familiare» conclude Sovico.

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