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Terzo Settore, in arrivo 141 milioni di euro per progetti e controlli nel triennio 2025-2027

di Redazione
Ripartizione delle risorse tra Regioni, criteri di assegnazione e nuove regole di vigilanza sugli ETS.

Nel triennio 2025-2027 gli Enti del Terzo Settore (ETS) potranno contare su 141 milioni di euro per finanziare iniziative e progetti di interesse generale. A definire il quadro delle risorse e la loro ripartizione è lo schema di atto d’indirizzo firmato il 7 agosto 2025 dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, ora al vaglio degli organi di controllo. Il provvedimento, previsto dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. n. 117/2017), è stato adottato previa intesa con la Conferenza permanente Stato-Regioni.

Obiettivo dell’atto è sostenere la crescita autonoma degli ETS, rafforzandone la capacità organizzativa e ampliando le attività statutarie per rispondere meglio ai bisogni emergenti delle comunità. «Gli Enti del Terzo Settore rappresentano una risorsa fondamentale per il nostro Paese», ha sottolineato Calderone, evidenziando il loro ruolo nel costruire reti territoriali, interpretare i bisogni sociali e promuovere inclusione e solidarietà.

La ripartizione delle risorse avverrà per il 30% come quota fissa, per il 20% in base alla popolazione residente (rilevazione Istat al 1° gennaio 2025) e per il 50% in base al numero di ETS iscritti al RUNTS.

Parallelamente, è stato firmato il decreto attuativo dell’articolo 96 del Codice del Terzo Settore, che disciplina le funzioni di vigilanza, controllo e monitoraggio sugli enti (escluse imprese sociali e società di mutuo soccorso). I controlli saranno ordinari (programmati ogni tre anni) o straordinari (attivati su segnalazione o necessità istruttorie), con potere di revoca in caso di perdita dei requisiti. Il testo definisce anche le modalità di raccordo con altre amministrazioni, i requisiti delle Reti associative nazionali e dei CSV autorizzati ai controlli, oltre ai criteri per l’assegnazione delle risorse legate a tali attività.

L’avvio del primo ciclo di controlli sarà stabilito con un ulteriore decreto, che disciplinerà l’attivazione del nuovo sistema informativo dedicato.

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