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Licenziamenti, Confcommercio Verona lancia l’allarme: «Rischio contenziosi e contratti pirata»

di Matteo Scolari
La decisione della Corte costituzionale che alza a diciotto mensilità il risarcimento per i licenziamenti illegittimi spaventa le imprese. Arena e Dal Dosso: “Conseguenze potenzialmente pericolose su occupazione e qualità del lavoro”.

La recente decisione della Corte costituzionale che elimina il tetto di sei mensilità di risarcimento in caso di licenziamento illegittimo per le aziende con meno di 15 dipendenti preoccupa Confcommercio Verona. L’associazione veronese evidenzia come la sentenza, che consente al giudice di stabilire un risarcimento fino a diciotto mensilità, potrebbe avere un impatto pesante su imprese e lavoratori.

«Senza voler entrare nel merito, l’effetto pratico di questa sentenza è quello di prevedere una forbice di risarcimento più ampia, che può estendersi, in base alla valutazione del giudice e al vizio di volta in volta considerato, sino a diciotto mensilità: ciò si tradurrà in un aumento dei contenziosi e in una diminuzione dell’occupazione di qualità, con conseguenze pesanti per le imprese e i lavoratori», sottolinea il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena.

Paolo Arena, presidente Confcommercio Verona.

A rincarare la dose è il direttore generale Nicola Dal Dosso, che ricorda come «la norma fosse già stata oggetto di referendum lo scorso giugno, con un basso numero di votanti». Per Dal Dosso, la sentenza «introduce un elemento di instabilità e crea disorientamento nelle imprese, che in un contesto già fragile ora hanno un’ulteriore certezza in meno. Inoltre, in un Paese dove si assiste a un continuo proliferare di contratti pirata, è ragionevole supporre che alcune imprese cercheranno modalità diverse per assumere e che i lavoratori saranno meno tutelati. Si rischia un vero e proprio effetto boomerang: la decisione dei giudici potrebbe determinare un aumento dei contratti a termine e aprire al ritorno delle false partite IVA».

Nicola Dal Dosso, direttore generale Confcommercio Verona.
Nicola Dal Dosso, direttore generale Confcommercio Verona.

Confcommercio, che si definisce firmataria di un contratto «all’avanguardia» in termini di trattamento economico, welfare e forme di partecipazione implementate attraverso la bilateralità, conclude lanciando un monito: «Le conseguenze di questa decisione sono potenzialmente pericolose».

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