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Consorzio Zai, dopo Gasparato è tempo di scelte: Bozzini (Uil) indica una rotta per il futuro

di Matteo Scolari
Per il coordinatore della Uil di Verona (membro del Consiglio della Camera di Commercio) ora serve un rilancio del manifatturiero, attenzione all’ambiente e innovazione.

Dopo la nomina di Matteo Gasparato, già presidente del Consorzio Zai di Verona, alla guida dell’Autorità portuale dell’Adriatico settentrionale su indicazione del ministro Matteo Salvini, si apre la partita per la scelta del suo successore in uno degli enti più strategici del territorio scaligero.

Il Consorzio Zai, partecipato in parti uguali da Comune di Verona, Provincia di Verona e Camera di Commercio, sarà ora chiamato a indicare una figura capace di raccogliere l’eredità di Gasparato e di rilanciare il Quadrante Europa, nodo logistico di rilevanza internazionale.

Per Giuseppe Bozzini, coordinatore della Uil di Verona e membro del Consiglio della Camera di Commercio, la priorità è «individuare un presidente con una visione forte per il manifatturiero, una spiccata sensibilità verso ambiente e innovazione».

Bozzini sottolinea come il potenziamento dei terminal ferroviari sia fondamentale per ridurre il traffico su gomma e l’inquinamento prodotto dagli autotrasportatori. Inoltre, il nuovo Master Plan del Consorzio dovrebbe prevedere «nuovi insediamenti produttivi collegati da trasporto pubblico su rotaia e piste ciclabili», integrando la zona Marangona con il centro storico. «Serve rendere una parte della Marangona un’area pubblica con parchi e servizi fruibili dai cittadini, per una Verona più allargata e integrata nella sua periferia» aggiunge Bozzini.

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