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Fieragricola 2026 punta su tecnologia e formazione: obiettivo 100.000 visitatori

di Matteo Scolari
Presentata a Peschiera del Garda la 117ª edizione della rassegna agricola di Veronafiere. Nuovo layout, spinta all’export, focus sui giovani e roadshow nel Mezzogiorno per un’agricoltura sempre più hi-tech e sostenibile.

Verona si prepara a tornare protagonista dell’agricoltura internazionale con la 117ª edizione di Fieragricola, in programma a Veronafiere dal 4 al 7 febbraio 2026. Il nuovo corso della manifestazione è stato illustrato durante il Fieragricola Day tenutosi il 2 luglio presso le Cantine Zenato di Peschiera del Garda, nel cuore della provincia scaligera. Il tema portante sarà «Full Innovation», sintesi di una visione strategica che intreccia sostenibilità, tecnologia e formazione.

L’edizione 2026 punterà a superare i 98.000 visitatori del 2024, incrementando la partecipazione internazionale e qualificata. Lo conferma Adolfo Rebughini, direttore generale di Veronafiere: «Veronafiere accelera sulla proiezione internazionale di Fieragricola, ampliando il network globale e rafforzando la presenza di top buyer qualificati. Solo nell’ultima edizione abbiamo accolto 8.000 operatori esteri da 79 Paesi, e attivato programmi di incoming con 80 top buyer da 28 mercati chiave. Per l’edizione 2026 l’obiettivo è consolidare e diversificare ulteriormente la presenza internazionale con un focus su aree ad alto potenziale, in particolare Spagna, Austria, Alpe Adria, Turchia, Europa Centro Orientale ed Eurasia, Nord Africa, Africa Subsahariana, America Latina».

Oltre all’internazionalizzazione, Fieragricola 2026 rafforzerà il proprio ruolo di piattaforma per l’innovazione tecnologica, la sicurezza alimentare e l’adattamento climatico, grazie a nuovi modelli produttivi e a una forte attenzione alla formazione. «Le sfide globali impongono risposte concrete: Fieragricola intende contribuire a costruirle», ha sottolineato Rebughini.

Una visione condivisa da Valeria Santolin, exhibition manager B2B di Veronafiere, che ha illustrato il nuovo approccio: «Fieragricola 2026 sarà una piattaforma viva e specializzata, al servizio del settore agricolo e dei suoi protagonisti, attraverso sistemi di analisi dati, tavoli di ascolto, incoming qualificato e forum tematici».

Confermata la suddivisione in 11 padiglioni e la presenza delle aree dinamiche esterne, ma con un layout espositivo rinnovato e potenziato anche nell’ambito digitale grazie all’area Fieragricola Tech. Tra i temi forti, come ha evidenziato Matteo Pasinato, event manager Agritech: «Digital farming, gestione dell’acqua, agrivoltaico, agricoltura rigenerativa e interoperabilità saranno i pilastri tematici, con eventi zootecnici internazionali e focus verticali».

Il legame tra innovazione, responsabilità ed etica è stato ben rappresentato dalla scelta della location, le Cantine Zenato, dove è intervenuto anche l’enologo Silvano Tempesta, richiamando la storia dell’azienda fondata da Sergio Zenato.

Nel percorso di avvicinamento a Fieragricola 2026, formazione e roadshow nel Sud Italia saranno le parole chiave: previsti webinar tematici e tappe in Sicilia, Puglia, Campania e Lazio tra settembre e dicembre, dopo le prime in Sardegna e Calabria.

Fieragricola si conferma quindi una delle fiere agricole più rilevanti in Europa e un asset strategico per Veronafiere e per il territorio veronese, sempre più al centro del dibattito sull’agricoltura del futuro.

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