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Verso una nuova energia, davvero locale: presentato il Manifesto per la gestione territoriale delle reti

di Redazione
Presentato il Manifesto “Energia: dal territorio per il territorio” per una gestione locale delle reti energetiche, promosso da AGSM AIM, Asco Piave, ANCI Veneto e BIM.

Si è svolto questa mattina, martedì 3 giugno 2025, l’evento Energia: dal territorio per il territorio, trasmesso in diretta streaming con la partecipazione di esponenti del mondo istituzionale e industriale.

L’iniziativa, promossa da AGSM AIM, Ascopiave, ANCI Veneto e BIM Comunità del Piave, per presentare una proposta concreta di rilancio dei territori attraverso una nuova gestione delle concessioni per impianti idroelettrici, gas e distribuzione elettrica pone al centro dell’iniziativa, un principio chiaro: l’energia deve tornare a generare valore per le comunità che la producono.

Ad aprire i lavori, Federico Testa, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e presidente di AGSM AIM, che ha sottolineato la natura unitaria e trasversale dell’iniziativa.

«Le nostre riflessioni non nascono da logiche di parte, ma da un’esigenza comune che riguarda tutto il Veneto – da Verona a Vicenza, dall’Alto Trevigiano a Belluno – e che mette al centro il territorio. Da qui il titolo “Energia: dal territorio per il territorio”. Non è un’azione contro qualcuno, ma per qualcosa: per le persone, le imprese e le comunità locali».

Testa ha evidenziato come le attuali concessioni per la distribuzione di gas, energia elettrica e impianti idroelettrici non restituiscano adeguato valore ai territori:

«La ricchezza generata da questi asset prende altre strade. Non resta qui, dove potrebbe invece contribuire ad abbassare le tariffe per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, o a sostenere servizi fondamentali come la sanità e l’assistenza agli anziani».

Nel suo intervento, Testa ha lanciato una chiamata all’azione concreta: «Gli spazi giuridici e tecnici per agire esistono: dalla Conferenza Stato-Regioni chiamata a esprimersi sulle proroghe ventennali delle concessioni, recentemente criticate dall’Autorità Garante per la Concorrenza, alla necessità di una maggiore partecipazione dei territori nella partita delle concessioni idroelettriche».

Proprio la Conferenza è stata l’occasione per avviare un percorso condiviso e partecipato. Al tavolo sono stati invitati gli assessori regionali competenti, le amministrazioni comunali, le imprese dei servizi pubblici locali, le Associazioni Datoriali dell’industria, degli Artigiani, dei Commercianti, delle Cooperative e tutti i soggetti economici interessati dal caro energia.

I lavori sono proseguiti con l’intervento del Presidente di ANCI Veneto, il sindaco di Treviso Mario Conte, che ha voluto rimarcare l’importanza dell’iniziativa dal punto di vista delle amministrazioni locali: «Ringrazio il Dottor Testa per l’opportunità di aprire una riflessione territoriale su un tema, quello energetico, che negli ultimi tempi ha colpito duramente i bilanci comunali, mettendo a rischio la tenuta dei servizi essenziali per le nostre comunità».

Conte ha ribadito lo spirito costruttivo e non conflittuale dell’iniziativa: «Non è un’azione contro qualcuno, ma a favore delle nostre comunità, che rappresentiamo e serviamo ogni giorno. Chiediamo non contributi straordinari dal Governo, ma un minimo di autonomia nella gestione del patrimonio naturale del nostro territorio».

Anche secondo Conte, una maggiore responsabilità e capacità di gestione locale delle concessioni e delle risorse energetiche potrebbe tradursi in vantaggi concreti per cittadini, imprese e associazioni: «Questa autonomia consentirebbe un maggiore efficientamento dei servizi e un beneficio economico sulle tariffe per famiglie, aziende, partite IVA. Chiediamo solo di essere ascoltati».

Nel suo intervento ha lanciato un monito sulla sostenibilità finanziaria futura dei Comuni: «Oggi tutti i 560 Comuni veneti hanno i conti in ordine. Ma l’aumento incontrollato dei costi energetici rischia di compromettere questa virtuosità, non per incapacità amministrativa, ma per fattori esterni fuori dal nostro controllo».

Ha concluso sottolineando il valore del confronto e della condivisione: «Questo tavolo di lavoro rappresenta un’occasione unica: le opportunità superano le preoccupazioni. Serve energia, sì, ma anche energia positiva, che possa sostenere davvero il sistema veneto».

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