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Pacengo di Lazise, al via il Project Work sul Lago di Garda dedicato ad Aurelio Visalli

di Matteo Scolari
Dal 29 aprile esercitazioni con studenti GEM dell'Università di Verona e operatori di Protezione Civile, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco e forze dell’ordine per simulare scenari di salvataggio, incendi e calamità naturali.

La gestione delle emergenze si impara sul campo. A partire da martedì 29 aprile 2025, il porto di Pacengo di Lazise (VR) diventa teatro del Project Work “La risposta operativa nella gestione dei processi emergenziali”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona per gli studenti del corso di laurea magistrale Governance dell’Emergenza (GEM).

L’iniziativa, che proseguirà anche il 6 e il 13 maggio, vede protagonisti gli studenti universitari, impegnati fianco a fianco con forze dell’ordine, operatori sanitari, volontari di Protezione Civile e specialisti del soccorso in esercitazioni pratiche di salvataggio, gestione degli incendi e risposta a situazioni di crisi. Un’occasione formativa di alto profilo che si propone di mettere in campo competenze operative, testando la capacità di collaborazione e coordinamento tra enti diversi nella gestione di scenari emergenziali.

Il Project Work è dedicato alla memoria del Secondo Capo della Guardia Costiera Aurelio Visalli, medaglia d’oro al valor di marina, tragicamente scomparso nel 2020 durante un salvataggio in mare. Alla cerimonia inaugurale sarà presente la famiglia di Visalli, insieme alle autorità locali, per ricordare il sacrificio e l’esempio di un uomo che ha fatto della dedizione al prossimo la propria missione.

Le esercitazioni prevedono scenari di salvataggio in acqua, simulazioni di persona scomparsa con l’attivazione del Centro Operativo Comunale (COC), prove pratiche di intervento antincendio presso la sede dei Vigili del Fuoco di Bardolino e l’allestimento di campi di emergenza in caso di calamità naturali. Non mancheranno esercitazioni di soccorso sanitario con la Croce Bianca Verona ODV, in cui gli studenti si cimenteranno nelle manovre di primo soccorso e triage, sotto la guida di volontari formatori.

Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Università di Verona, il Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Verona – Distaccamento di Bardolino, il Nucleo Mezzi Navali Guardia Costiera Lago di Garda, la Squadra Acque Interne della Polizia di Stato di Peschiera del Garda, la Polizia Locale di Lazise, la Croce Rossa Italiana – Comitato Bardolino Baldo Garda, la Croce Bianca Verona ODV, il Club Subacqueo Scaligero, le Associazioni Marinai di Lazise, il P.A.C. Protezione Ambientale Civile O.d.V. e l’International Police Association (IPA).

Un programma articolato di 25 ore complessive, che permetterà agli studenti di acquisire 1 CFU e, soprattutto, di vivere un’esperienza immersiva nel coordinamento di emergenze complesse, dall’analisi dello scenario di rischio all’attivazione delle risorse logistiche, fino alla gestione delle operazioni di soccorso.

«Il Project Work rappresenta un’occasione unica per formare i futuri professionisti della gestione delle emergenze – commenta Ferdinando Pezzo, comandante della Polizia Locale di Lazise –. Mettere in contatto diretto gli studenti con gli operatori delle emergenze significa trasmettere non solo competenze tecniche, ma anche la cultura della prevenzione e della collaborazione tra enti».

Il porto di Pacengo, cuore logistico delle esercitazioni, sarà il punto di partenza per simulazioni ad alto contenuto operativo, che coinvolgeranno anche mezzi navali, squadre subacquee e unità specializzate, offrendo un approccio sinergico tra teoria e pratica.

Il porto di Pacengo.

Il Project Work si concluderà il 13 maggio con la consegna degli attestati di partecipazione alla presenza delle autorità locali, coronando un percorso di formazione esperienziale, pensato per rafforzare le competenze strategiche nella gestione delle emergenze.

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