Intesa Sanpaolo ricorda Francesco: «Una guida per un’economia al servizio del bene comune»

La scomparsa di Papa Francesco, avvenuta la mattina di Pasquetta, il 21 aprile 2025, ha lasciato un vuoto profondo non solo nella comunità religiosa, ma anche tra coloro che operano nel mondo dell’economia e della finanza con una visione etica. Tra questi, Intesa Sanpaolo, che ha espresso profondo cordoglio attraverso il Presidente Emerito Giovanni Bazoli, il Presidente Gian Maria Gros-Pietro e il Consigliere Delegato Carlo Messina, a nome dell’intero Consiglio di Amministrazione e dei dipendenti del Gruppo.

La figura di Jorge Mario Bergoglio ha rappresentato una guida luminosa per l’umanità, promuovendo instancabilmente l’unità tra le popolazioni e la vicinanza concreta a chi si trova nelle condizioni di maggiore difficoltà. Ma soprattutto, ha parlato al mondo dell’economia, tracciando un modello di sviluppo umano integrale, orientato al bene comune.

Un legame speciale ha unito Papa Francesco a Intesa Sanpaolo, che nel 2023, in occasione dell’evento “Nessuno escluso, crescere insieme in un Paese più equo”, aveva annunciato la destinazione di 1,5 miliardi di euro a iniziative per la riduzione dei divari sociali. In quell’occasione, il Pontefice inviò un messaggio personale a Carlo Messina, rivolgendosi a lui come a un “caro fratello”, riconoscendo nell’iniziativa una strada per “elaborare nuove forme di economia e finanza orientate al bene comune e rispettose della dignità umana”.

“Vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto” – scrisse il Papa, esprimendo la sua fiducia nel percorso avviato dalla banca. Parole che, ancora oggi, guidano l’azione di Intesa Sanpaolo e che trovano ispirazione e conferma nella visione dell’enciclica “Fratelli tutti”, in cui il Papa ribadiva il valore della fratellanza universale e della solidarietà sociale come fondamenta per una nuova economia.

Il ricordo di Papa Francesco per Intesa Sanpaolo non è solo formale, ma si traduce in progetti concreti. La banca ha infatti scelto di sostenere il “Borgo Laudato Si’” a Castel Gandolfo, un’iniziativa voluta dal Pontefice che mira a conciliare tutela dell’ambiente, inclusione sociale e attività umana. Il borgo diventerà spazio di formazione e avviamento al lavoro per giovani, migranti, persone con disabilità, ex detenuti e vittime di violenza, incarnando uno dei principi cardine dell’enciclica “Laudato si’”: la riconciliazione tra uomo e natura, tra economia e rispetto per il Creato.

Per Carlo Messina e tutto il Gruppo, l’impegno continuerà nel solco tracciato da Papa Francesco, che ha saputo trasformare le parole in progetti, le idee in speranze concrete. «Le sue parole rimarranno come un perenne riferimento e la sua umanità come un alto esempio» – sottolinea la banca, ribadendo il proprio impegno per la dignità di ogni essere umano, con particolare attenzione agli anziani, ai giovani, alle persone fragili.

L’eredità di Papa Francesco continuerà a vivere anche nell’ambito finanziario, lì dove si costruiscono modelli più inclusivi, sostenibili e rispettosi della persona, un principio che Intesa Sanpaolo ha fatto proprio e continuerà a portare avanti.

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