Immobiliare Veneto in crescita, 63.788 transazioni e oltre 10 miliardi nel 2024
di Matteo ScolariIl mercato immobiliare del Veneto si conferma in ottima salute: nel 2024 sono state registrate 63.788 transazioni immobiliari, con un valore medio di compravendita di 169.000 euro e un volume totale che raggiunge i 10,78 miliardi di euro. È quanto emerge dai dati presentati da Wikicasa, azienda proptech italiana, durante l’evento “Top Agency” che si è svolto a Padova, e che ha analizzato l’andamento dell’intermediazione e dei prezzi nel settore immobiliare regionale.
Wikicasa, attiva nella raccolta e distribuzione di informazioni immobiliari online, rileva una crescita pari al +1,11% rispetto al 2023, con il Veneto quarto a livello nazionale per numero di transazioni, superato solo da Lombardia, Lazio e Piemonte. A trainare la ripresa è soprattutto la provincia di Venezia, che registra un incremento del +6,11%, seguita da Treviso (+1,17%), Rovigo (+0,33%), Vicenza (+0,16%) e Padova (+0,06%). Leggera flessione, invece, per Belluno (-1,04%) e Verona (-1,67%).
Anche il mercato dell’intermediazione immobiliare ha evidenziato numeri significativi: il valore complessivo raggiunge i 352 milioni di euro, a testimonianza di un settore dinamico e in costante trasformazione.
Prezzi in aumento in tutte le principali città
La crescita del mercato è confermata anche dall’aumento dei prezzi al metro quadro nelle principali città venete. A Venezia si toccano i 3.280 €/mq, con un aumento del +7,58% rispetto al 2023. Seguono:
- Padova: 2.325 €/mq (+11,94%)
- Verona: 2.601 €/mq (+7,88%)
- Vicenza: 1.742 €/mq (+8,13%)
- Treviso: 2.568 €/mq (+5,72%)
- Rovigo: 1.203 €/mq (+13,81%)
- Belluno: 1.194 €/mq (+12,64%)
I canoni di locazione seguono la stessa tendenza rialzista, con Venezia a 14,08 €/mq (+5,71%), Padova a 12,99 €/mq (+7,89%) e Verona a 11,93 €/mq (+7,28%). L’unica eccezione è Vicenza, che registra un calo del -2,93% con una media di 10,62 €/mq.
Una regione tra turismo, università e residenzialità
Il mercato immobiliare veneto si sviluppa all’interno di uno scenario molto eterogeneo. A fare da apripista sono le città turistiche come Venezia e Verona, sempre più orientate allo short rent e a un pubblico di investitori stranieri, mentre le zone centrali vedono una progressiva riduzione della funzione residenziale.
Padova, al contrario, si conferma città universitaria per eccellenza, con una forte domanda di locazioni da parte degli studenti, ma anche con un potenziale crescente di acquirenti tra i giovani in cerca della prima casa. Questa combinazione fa di Padova un’area interessante per investimenti a lungo termine.
Treviso, infine, rappresenta un caso esemplare di sviluppo immobiliare a misura di cittadino, grazie alla qualità della vita, ai servizi e a uno stock moderno, attrattivo per chi cerca una soluzione abitativa stabile e duratura.

«Con 63.788 transazioni immobiliari nel 2024, un valore medio di compravendita di 169.000 euro e un valore totale del mercato immobiliare di 10,78 miliardi di euro, possiamo dire che il Veneto sia una regione particolarmente florida dal punto di vista immobiliare, e sicuramente in maggior fermento rispetto all’ultimo decennio», ha commentato Pietro Pellizzari, CEO di Wikicasa. «Anche il mercato dell’intermediazione immobiliare registra valori particolarmente positivi, con un volume d’affari di 352 milioni di euro».
Pellizzari conclude: «Il futuro del mercato immobiliare veneto passa per la modernizzazione dello stock edilizio e la creazione di agevolazioni economiche che consentano ai giovani di rimanere nella regione, soprattutto nelle province, evitando l’abbandono dei centri storici. È un’evoluzione già in atto a Treviso, e che dovrà espandersi per rispondere ai bisogni di una nuova generazione di acquirenti».
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