Paolo Artelio (DVG Foundation): «Convention Bureau fondamentale per il settore MICE»
di Matteo ScolariLa crescita del settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) a Verona riceve un impulso decisivo con la nascita del Convention Bureau, un’iniziativa voluta da Destination Verona&Garda Foundation per rafforzare l’attrattività della città e del suo territorio nel panorama degli eventi e dei congressi. Presentato ufficialmente il 25 febbraio presso la Camera di Commercio, il progetto vede la collaborazione tra VeronaUp (capofila), Veronafiere e Aeroporto Valerio Catullo.
Nel 2023, Verona e provincia hanno registrato oltre 7.000 eventi, con più di 500.000 partecipanti e quasi 800.000 presenze. L’offerta include oltre 2.000 strutture alberghiere nel comune di Verona, 280 sale congressuali, 28 centri congressi e 15.000 posti complessivi per eventi. Il Convention Bureau punta a coordinare il settore MICE, garantendo qualità e promuovendo Verona come meta internazionale per eventi.
Alla conferenza stampa erano presenti, tra gli altri, Paolo Arena, Vicepresidente della Camera di Commercio di Verona, Federico Caner, Assessore regionale al Turismo, Paolo Artelio, Presidente di Destination Verona&Garda Foundation, e Marta Ugolini, Assessora al Turismo del Comune di Verona. Presenti anche Federico Bricolo, Presidente di Veronafiere, e Nicola Dal Dosso, AD di VeronaUp. Abbiamo raggiunto il presidente Paolo Artelio.
Presidente Artelio, il Convention Bureau rappresenta un nuovo strumento per migliorare l’offerta turistica di Verona. Quanto è importante questa iniziativa?
È una giornata davvero significativa, non solo per la Fondazione, ma per l’intera città e il lago di Garda. Il Convention Bureau segna un passo fondamentale per il settore MICE, un comparto in forte crescita. In Italia si registrano circa 400.000 eventi l’anno, con 35 milioni di persone coinvolte e un indotto di 65 miliardi di euro. Verona, solo nel 2023, ha ospitato quasi 800.000 partecipanti a eventi e 3.000 convegni, con un forte impatto economico su hotel, ristoranti e servizi.
Verona aveva bisogno di un coordinamento come il Convention Bureau?
Assolutamente sì. Nel piano strategico della Fondazione avevamo già evidenziato la necessità di una governance unificata, capace di mettere a sistema tutte le eccellenze del territorio. Questo strumento permetterà di far collaborare al meglio gli attori pubblici e privati, consolidando l’attrattività di Verona come destinazione per eventi di alto livello.
La Fondazione sta crescendo e investendo molto nella promozione. Quali sono i prossimi passi?
Stiamo consolidando la nostra struttura, aumentando il personale e partecipando alle principali fiere internazionali. Ci stiamo espandendo su nuovi mercati e stringendo collaborazioni con le realtà più importanti del territorio. La sinergia tra il lago e la città rende Verona sempre più appetibile a livello internazionale e siamo determinati a posizionarci tra le principali destinazioni MICE d’Europa.
In Evidenza
Italia prima al mondo per crescita del turismo congressuale

Vinext brevetta un polimero per assorbire acqua dall’umidità nell’aria

Imprenditoria femminile, l’Italia guida la classifica della lavoratrici indipendenti

Cooperative e pace, a Verona un confronto su diritti, giustizia e democrazia economica

L’economia che non fa rumore ma tiene insieme la società

Verona motore economico del Veneto: crescita, export e turismo in primo piano

Drivalia Italia rafforza la struttura: Remo Grosso nuovo Direttore Commerciale

Ricerca e sviluppo, Cariverona investe 1,2 milioni per giovani, imprese e transizione verde

Prezzi in aumento a Verona: inflazione all’1,3% a novembre, pesano alimentari e ristorazione



