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35 anni fa nasceva il Parco Naturale Regionale della Lessinia

di Matteo Scolari
Manutenzioni, bonifiche, valorizzazione del patrimonio e celebrazioni: il 2025 sarà un anno ricco di iniziative per il Parco, istituito nel 1990.

Il Parco Naturale Regionale della Lessinia si prepara a vivere un anno intenso, segnato da interventi importanti e da una serie di celebrazioni per il 35° anniversario della sua istituzione. L’ente fu istituito con la legge regionale n.12 del 30 gennaio 1990 e gestito allora dalla Comunità Montana della Lessinia.

Impianto di risalita dismesso.

Tra le priorità del Parco per il 2025 figurano le opere di manutenzione del patrimonio naturalistico, la bonifica degli ex impianti di risalita e l’avvio di nuovi progetti per rendere la Lessinia sempre più fruibile e sicura per i visitatori.

Uno dei principali interventi del 2025 riguarda il definitivo passaggio dei beni mobili e immobili dall’ex Comunità montana della Lessinia all’Ente Parco, un processo avviato nel 2024 che il presidente del Parco, Massimo Sauro, definisce un «passaggio epocale». A questo si affiancano importanti lavori di bonifica e manutenzione che spaziano dalla rimozione degli ex impianti sciistici di Branchetto-Monte Tomba e Passo Fittanze, alla manutenzione del Ponte Tibetano della Valsorda e del percorso del Ponte di Veja.

Massimo Sauro e Diego Lonardoni.
Massimo Sauro assieme al direttore del Parco Diego Lonardoni.

Tra i progetti più significativi del 2025 c’è la bonifica degli impianti di risalita inutilizzati, finanziata dalla Regione Veneto, che mira a rimuovere strutture fatiscenti e a ripristinare il paesaggio naturale del Parco. I lavori, che inizieranno nella primavera del 2025, coinvolgeranno i proprietari dei terreni interessati per garantire un intervento condiviso.

Un altro cantiere importante è quello del Ponte di Veja, con la sostituzione del parapetto in legno con una struttura in metallo e la manutenzione della recinzione sull’arcata. Questo intervento, realizzato in collaborazione con la Comunità montana, è previsto per settembre e dovrebbe concludersi entro dicembre, condizioni meteo permettendo.

Ponte di Veja.

Anche il Ponte Tibetano della Valsorda, costruito nel 2013, sarà oggetto di manutenzione per garantirne la sicurezza. Dopo un’ispezione tecnica eseguita nel 2024, sono in corso le valutazioni per stabilire gli interventi necessari, che saranno avviati non appena verrà definita la copertura dei costi.

Focus sul Museo dei Fossili di Bolca e sulla Pesciara

Grande attenzione sarà dedicata al Museo dei Fossili di Bolca, chiuso temporaneamente per il periodo invernale a causa della rottura dell’impianto di riscaldamento.

Museo di Bolca.

Nel 2025 saranno avviati lavori di efficientamento energetico, tra cui l’adeguamento dell’impianto elettrico, l’installazione di pannelli fotovoltaici e la progettazione di un moderno sistema di climatizzazione. Questi interventi, che si concluderanno nel 2026, rientrano anche nel percorso di candidatura UNESCO dei siti fossiliferi della Val d’Alpone, di cui il Museo e l’area archeologica della Pesciara sono elementi centrali.

Un anno di celebrazioni

Nel 2025 il Parco festeggia i suoi 35 anni con un calendario ricco di eventi. La prima iniziativa è in programma il 31 gennaio, con una serata dedicata agli studi sulla Spurga delle Cadene, nel comune di Dolcè. Durante l’evento, ricercatori dell’Università di Bologna presenteranno i risultati delle analisi svolte nella grotta, con la partecipazione di esperti come Leonardo Latella e Francesco Sauro.

Inoltre, il tradizionale CamminaParco sarà ampliato con nuovi appuntamenti ed escursioni, in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Tra gli eventi in programma spicca anche la tradizionale Festa della Podestaria, prevista per il 2 agosto, oltre a numerose iniziative culturali, naturalistiche e didattiche.

Massimo Sauro, presidente del Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Massimo Sauro, presidente del Parco Naturale Regionale della Lessinia.

«Ogni intervento e progetto – sottolinea Massimo Sauro – sarà orientato a un duplice obiettivo: proteggere la biodiversità della Lessinia e farla scoprire e amare dai visitatori. Vogliamo garantire la sicurezza e la fruibilità delle nostre infrastrutture, ma anche valorizzare il patrimonio storico, naturalistico ed etnico di questo territorio unico.»

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