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Le imprese veronesi prevedono 9.600 assunzioni a gennaio, nonostante il calo del mercato

di Matteo Scolari
Unioncamere e Ministero del Lavoro rivelano tendenze occupazionali: difficoltà di reperimento profili qualificati e aumento delle richieste di competenze specifiche.

Secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel mese di gennaio 2025 sono previste 9.600 nuove assunzioni da parte delle imprese della provincia di Verona, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato si inserisce in una stima trimestrale che prevede un totale di 29.980 entrate nel primo trimestre del nuovo anno.


Il report sottolinea una leggera flessione nel settore dei servizi (-1%), mentre nell’industria si registra un calo più marcato (-13%), equivalente a circa 470 posizioni in meno. Le imprese di piccole dimensioni (meno di 50 dipendenti) saranno le principali protagoniste del mercato del lavoro, coprendo il 56% delle assunzioni. La domanda di personale riguarda principalmente giovani sotto i 30 anni (32%), mentre la ricerca di laureati si ferma al 13%, quella di diplomati raggiunge il 28% e le qualifiche professionali arrivano al 39%.

Principali settori in crescita

Il commercio si conferma il settore con il maggior numero di richieste, con 1.930 assunzioni programmate. Seguono i servizi di alloggio e ristorazione e il turismo (1.080 entrate), i servizi alle persone (1.060), la logistica e i trasporti (970) e, infine, il comparto delle costruzioni con 830 nuove posizioni.
Un dato significativo è rappresentato dalla difficoltà delle imprese a reperire personale qualificato: il 51% delle aziende segnala problemi nel trovare profili adeguati, mentre il 59% delle nuove posizioni richiede una precedente esperienza specifica nel settore.

Il commento di Giuseppe Riello

Giuseppe Riello, presidente della CCIAA di Verona.
Giuseppe Riello, presidente della CCIAA di Verona.

Giuseppe Riello, Presidente della Camera di Commercio di Verona, sottolinea l’importanza di affrontare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. «I dati evidenziano, ancora una volta, la difficoltà per le imprese di reperire profili qualificati in linea con i loro fabbisogniK, ha dichiarato. L’ente camerale prosegue il suo impegno nel promuovere percorsi strutturati di alleanza scuola-lavoro, incentivando la certificazione delle competenze acquisite dagli studenti durante i tirocini nelle aziende.
Una delle iniziative di punta è la certificazione mediante digital badge, che offre ai giovani un attestato direttamente spendibile nel mondo del lavoro.

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