FNM S.p.A., il Piano strategico 2024-2029 punta su mobilità sostenibilità e riduzioni di CO2
di Matteo ScolariIl Consiglio di Amministrazione di FNM S.p.A., presieduto dal Andrea Angelo Gibelli, ha approvato il nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2029. L’annuncio arriva in un contesto di grande attenzione alla mobilità sostenibile e alla transizione energetica. Il Piano prevede investimenti lordi per 1,3 miliardi di euro, con un focus sullo sviluppo delle infrastrutture di mobilità sostenibile e sulla crescita delle energie rinnovabili, segnando un passo decisivo verso la decarbonizzazione e l’innovazione.
Le scelte di FNM S.p.A. hanno una ricaduta diretta anche su Verona, visto che la società per azioni è proprietaria del 50% di ATV Verona (l’altro 50 è del comune scaligero tramite AMT3).
I punti cardine del Piano
- Mobilità sostenibile: FNM punta a migliorare l’offerta di trasporti pubblici e la gestione delle concessioni autostradali, con investimenti in nuove flotte e infrastrutture, grazie anche a contributi della Regione Lombardia.
- Energie rinnovabili: entro il 2029, il Gruppo mira a raggiungere una capacità installata di 350 MW da fonti fotovoltaiche ed eoliche e a sviluppare la produzione di idrogeno per i trasporti.
- Crescita economica: si prevede un aumento del fatturato da 618 milioni di euro nel 2023 a circa 850 milioni nel 2029, con un EBITDA stimato a 320 milioni di euro.
- Riduzione delle emissioni di CO2: il piano mira a una diminuzione del 35% delle emissioni legate ai consumi aziendali e ai mezzi di trasporto entro il 2029.
- Supporto finanziario solido: grazie a un primario istituto di credito, FNM assicura il rifinanziamento del bond in scadenza nel 2026 e la continuità degli investimenti.
Investimenti dettagliati
- Il 78% delle risorse sarà destinato alla mobilità sostenibile, includendo la realizzazione di hub logistici e l’acquisto di nuovi treni elettrici per Trenord.
- Il 22% sarà focalizzato su progetti di energia rinnovabile, inclusa la partecipazione a aste GSE per progetti FER.
Impatto sugli azionisti Il Piano prevede dividendi per azione compresi tra 2,3 e 3,2 centesimi di euro, offrendo un rendimento tra il 5,2% e il 7,2%, garantendo un equilibrio tra solidità finanziaria e remunerazione degli investitori.
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