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Banco BPM chiude i primi nove mesi con un utile netto “stated” di 1,7 miliardi (+79,8%)

di Matteo Scolari
L'istituto di credito rafforza il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale e il supporto alla transizione energetica.

Banco BPM ha annunciato i risultati consolidati al 30 settembre 2024, evidenziando una solida performance operativa e finanziaria nonostante le incertezze macroeconomiche e geopolitiche. Nei primi nove mesi del 2024, l’utile netto “stated” ha raggiunto 1,696 miliardi di euro, segnando un aumento del 79,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto “adjusted” si è attestato a 1,245 miliardi, con una crescita del 25,1% rispetto al 2023.

L’istituto bancario ha inoltre confermato la propria solidità patrimoniale con un CET 1 ratio che ha raggiunto il 15,5%, un valore storico dalla fusione. Parallelamente, la banca ha migliorato ulteriormente la qualità del credito, con un NPE ratio lordo sceso al 3,1% e un costo del rischio annualizzato ridotto a 40 punti base. Sul fronte della sostenibilità, Banco BPM ha erogato finanziamenti low-carbon a medio-lungo termine per 4,2 miliardi di euro, raggiungendo già l’84% del target annuo fissato per il 2024.

Banco BPM ha implementato iniziative nel campo della digitalizzazione per migliorare l’accessibilità dei servizi ai clienti. Con il programma .DOT di Digital e Omnichannel Transformation, la banca ha ottimizzato le piattaforme di internet e mobile banking, registrando un aumento delle adesioni alla digital identity e delle operazioni remote.

Giuseppe Castagna, AD Banco BPM.
Giuseppe Castagna, AD Banco BPM.

La banca ha completato l’operazione “Numia”, che ha dato vita al secondo polo nazionale nei pagamenti digitali, con Banco BPM che detiene una partecipazione del 28,6% in Numia Group. Il progetto ha già portato alla migrazione di oltre 46.000 POS e al supporto per circa 29.000 clienti retail. L’accordo prevede un possibile “earn out” fino a 80 milioni di euro, e il percorso di migrazione proseguirà fino al 2025.

In ambito ESG, l’attenzione al miglioramento della sostenibilità è stata supportata dalla nuova struttura “Transizione e Sostenibilità”, istituita per coordinare le attività ESG. Banco BPM ha inoltre emesso obbligazioni per un valore complessivo di 1,5 miliardi di euro nel quadro del Green, Social and Sustainability Bonds Framework, evidenziando un incremento dei bond ESG nel proprio portafoglio.

Banco BPM ha registrato un miglioramento dei rating di credito, consolidando la propria posizione nella categoria Investment Grade. Le agenzie Morningstar DBRS, S&P e Fitch Ratings hanno riconosciuto i miglioramenti nelle emissioni di debito e nella struttura patrimoniale, confermando la solidità della banca. Infine, con il Patto Parasociale rinnovato fino al 2029 con Crédit Agricole per la joint venture Agos Ducato, Banco BPM può esercitare la put option per il 10% di Agos Ducato fino al 2028.

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