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Crescono infortuni e decessi nei cantieri italiani: patente a crediti dal 1° novembre

di Matteo Scolari
L’INL concede un mese extra per inviare le domande tramite Pec, ma l’impatto della nuova patente a crediti obbligatoria, secondo la CGIA di Mestre, potrebbe non risolvere i problemi di sicurezza nei cantieri, dove gli infortuni e i decessi continuano ad aumentare.

Il settore delle costruzioni, da sempre uno dei più pericolosi per i lavoratori, è nuovamente sotto i riflettori a causa dell’incremento di infortuni e morti sul lavoro. Nei primi sette mesi del 2024, gli infortuni nei cantieri sono aumentati del 15,1%, con 21.552 denunce rispetto alle 18.727 dello stesso periodo nel 2023. Purtroppo, anche i decessi sono in aumento: quest’anno sono già 79, con un incremento del 36% rispetto ai 58 dello scorso anno. Le regioni più colpite sono la Lombardia, la Sicilia, la Toscana e l’Emilia Romagna.

In questo scenario, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha introdotto la patente a crediti, obbligatoria per tutte le aziende del settore a partire dal 1° novembre 2024. Tuttavia, a causa di ritardi organizzativi e del timore di un possibile malfunzionamento del portale per il click day, l’INL ha deciso di offrire una seconda possibilità per l’invio delle domande. Le aziende potranno infatti presentare un’autocertificazione tramite Pec per tutto il mese di ottobre, evitando così di dover inserire immediatamente i dati nel portale. Nonostante ciò, la domanda dovrà comunque essere completata entro la fine di ottobre.

Questa misura ha sollevato polemiche, in quanto rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’impreparazione della Pubblica Amministrazione. Le imprese, infatti, sono chiamate a fornire documenti che le istituzioni possiedono già, come certificati della Camera di Commercio, dell’Inps e dell’Agenzia delle Entrate. La CGIA di Mestre ha criticato questa situazione, sottolineando come sia necessaria una maggiore efficienza nei controlli e una reale riduzione della burocrazia.

Per garantire una maggiore sicurezza nei cantieri, la CGIA di mestre sostiene che l’attenzione non debba essere rivolta solo agli aspetti formali, ma anche a quelli sostanziali, come il corretto montaggio dei ponteggi e l’adozione di misure di sicurezza adeguate, come parapetti e reti anti-caduta. Aumentare i controlli e renderli più efficaci è fondamentale per ridurre il numero di incidenti mortali nei cantieri.

Nonostante le nuove misure, la situazione nei cantieri italiani resta drammatica. Tra gennaio e luglio 2024, il numero di decessi sul lavoro ha raggiunto le 577 vittime, 18 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le città più colpite sono state Roma, con 49 morti, seguita da Milano con 23 e Napoli con 22. Solo in sette province italiane non sono stati registrati infortuni mortali: Ascoli Piceno, Arezzo, Benevento, Enna, Pistoia, Prato e Rovigo.

La patente a crediti, che sarà rilasciata solo alle aziende in regola con i requisiti normativi, mira a migliorare la sicurezza sul lavoro. Tuttavia, è chiaro che per affrontare efficacemente il problema degli incidenti nei cantieri, sarà necessario un intervento più incisivo da parte delle autorità competenti, con controlli più mirati e una riduzione delle barriere burocratiche che spesso rallentano l’intero processo.

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