Veneto 2023: record di occupazione e crescita economica. Zaia soddisfatto
di Matteo ScolariNel 2023, il Veneto ha registrato un anno da record in termini di occupazione, con il tasso di lavoratori attivi nella fascia di età 20-64 anni che ha toccato il 75,7%, superando sia la media italiana (68,3%) che quella europea (74,6%). Questo risultato è stato accolto con entusiasmo dal Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, il quale ha sottolineato come il contesto economico favorevole e il dinamismo imprenditoriale abbiano favorito una crescita significativa del mercato del lavoro regionale.
Zaia ha evidenziato che in Veneto, ogni occupato genera in media circa 69mila euro di valore aggiunto. Considerando che la regione conta oltre 1,5 milioni di lavoratori, il valore complessivo prodotto dall’attività economica dei veneti supera i 103,5 miliardi di euro all’anno. Questo dato rappresenta la solidità del modello economico veneto, caratterizzato da un alto tasso di occupazione e da una maggiore stabilità lavorativa.
Nel report “Occupazione in Veneto, boom nel 2023”, pubblicato nella Statistica Flash della Regione, emergono alcuni punti salienti:
- Il tasso di disoccupazione rimane stabile al 4,3%, uno dei più bassi in Italia, con circa 98mila disoccupati.
- Il Veneto ha registrato un aumento dell’8% nei contratti a tempo indeterminato, sia rispetto al 2022 che al periodo pre-pandemico. Parallelamente, i contratti a tempo determinato sono diminuiti dell’8%.
- Il tasso di occupazione femminile continua a crescere, raggiungendo l’80,5%, segnale di un significativo progresso culturale e sociale.
Un altro elemento chiave del report è la diminuzione della quota di Neet (Neither in Employment nor in Education and Training), che pone il Veneto tra le migliori regioni italiane, dietro solo al Trentino Alto Adige e alla Valle d’Aosta. La regione è già vicina all’obiettivo europeo di una quota massima del 9% di Neet entro il 2030.
Luca Zaia ha sottolineato come la formazione e lo sviluppo delle competenze siano fondamentali per mantenere alti livelli occupazionali. Infatti, è stato rilevato che un livello di istruzione più elevato corrisponde a un tasso di occupazione maggiore e a un divario di genere più ridotto.
Tuttavia, Zaia ha ricordato che l’invecchiamento della popolazione resta una sfida. Il tasso di occupazione tra i lavoratori veneti di età compresa tra 55 e 64 anni è del 61,6%, superiore alla media italiana (57,3%). Particolarmente significativo è l’aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro in questa fascia di età, passata dall’11,2% di trent’anni fa al 52,3% attuale.
Infine, il report evidenzia come, con l’avanzare dell’età, la quota di lavoratori sotto inquadrati (coloro che svolgono mansioni al di sotto del loro livello di istruzione) scenda fino al 7,5% tra quelli più vicini all’età pensionabile.
Il Presidente Zaia ha concluso: «Questi risultati sono frutto di un modello economico e sociale solido, sostenuto da un tessuto imprenditoriale lungimirante e da una politica regionale attenta alla crescita occupazionale. Il futuro del lavoro in Veneto dipenderà molto dal capitale umano, dalla formazione e dall’innovazione».
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