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Gasparato: «Lavoriamo per far conoscere il Consorzio ZAI a livello internazionale»

di Redazione
Il presidente del Consorzio ZAI, Matteo Gasparato, ha fatto il punto in merito ai progetti in corso e alle prospettive future del consorzio.

In vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, e non solo, Verona si prepara a diventare un hub strategico per lo sviluppo e le infrastrutture. Matteo Scolari, direttore di Verona Network, ha intervistato il presidente del Consorzio ZAI, Matteo Gasparato, per discutere dei progetti in corso e delle prospettive future del consorzio.

Nel 2023, il Consorzio ZAI ha festeggiato i suoi 75 anni con importanti progetti di sviluppo. Può raccontarci di più su questi traguardi?

È stato un traguardo significativo celebrare i 75 anni del Consorzio ZAI. Questo anniversario ci ha permesso di riflettere sulla lungimiranza dei padri fondatori che, nel 1948, hanno avviato la zona industriale di Verona e, negli anni ’70 e ’80, hanno sviluppato un interporto innovativo. Oggi, questo interporto, dedicato allo stoccaggio e alla distribuzione delle merci, è un gioiello per Verona con oltre 120 aziende e più di 20mila addetti tra diretti e indiretti.

Nonostante l’importanza dell’interporto, molti veronesi non sono a conoscenza del ruolo cruciale del Consorzio ZAI. Come mai secondo lei?

È vero, purtroppo molti veronesi non conoscono questa realtà. In passato, i miei predecessori si sono concentrati più sulla stabilizzazione della struttura che sulla sua promozione. Ora, stiamo lavorando intensamente per far conoscere il Consorzio non solo a Verona, ma anche a livello internazionale, partecipando a fiere e iniziative in Europa e persino in Giappone. Vogliamo attrarre aziende anche non veronesi e dimostrare che siamo un unicum in Italia e in Europa.

Recentemente, Gruber Logistics ha investito quasi due milioni di euro nel vostro interporto. Questo è un segnale positivo per l’attrattività del Consorzio. Ci sono altre novità di cui ci può parlare?

Gruber Logistics è solo uno dei nomi importanti presenti nel nostro interporto. Abbiamo anche aziende specializzate nella riparazione di carri ferroviari e locomotive. Inoltre, il gruppo Ferrovie dello Stato sta investendo oltre 200 milioni di euro per creare uno dei più grandi terminali in Italia, preparandoci così all’apertura del tunnel di base del Brennero. Stiamo lavorando per essere all’avanguardia anche con portali di accesso digitalizzati e automatizzati.

Vediamo che il Consorzio ZAI non si ferma solo alla logistica. Anche la formazione delle nuove generazioni è un punto chiave. Può dirci di più?

Abbiamo avviato scuole di formazione specializzate per i giovani, in collaborazione con le aziende del settore. Offriamo corsi che preparano direttamente al lavoro, garantendo non solo formazione, ma anche opportunità di impiego tramite stage e collaborazioni aziendali. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo ricevuto premi internazionali.

Si è parlato molto dell’area della Marangona. Quali sono i progetti per questa zona?

L’area della Marangona è destinata allo sviluppo del Consorzio ZAI, secondo una legge del 1975. Abbiamo iniziato a pianificare questa zona oltre dieci anni fa, collaborando con varie amministrazioni comunali per valutare l’impatto ambientale e del traffico. Il nostro progetto prevede insediamenti logistici, ma anche innovazioni come un hub digitale e di ricerca sotto il terreno, un chilometro di verde con oltre 12.000 piante e la Red Arena, una struttura coperta per eventi culturali che potrebbe arricchire l’offerta di Verona.

Guarda l’intervista

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