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1° maggio: Cgil, Cisl e Uil Verona alla manifestazione a Monfalcone

di Redazione
Dal titolo “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”, il tradizionale appuntamento, quest’anno dedicato all’Europa, si svolgerà a Monfalcone, in provincia di Gorizia, e vedrà gli interventi dei tre segretari nazionali confederali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

Cgil, Cisl, Uil di Verona saranno presenti alla manifestazione nazionale unitaria a Monfalcone domani 1° maggio 2024, per ribadire le posizioni unitarie sui temi del salario, della sicurezza e della qualità del lavoro, per un’Europa pace, buon lavoro e giustizia sociale.

La scelta della città che ospita i maggiori cantieri navali italiani è «evocativa dei problemi di precarietà del lavoro, integrazione sociale, salute e sicurezza sul lavoro, appalti incontrollati che spesso si trovano speculari anche nel nostro territorio, basti pensare al fenomeno del caporalato in agricoltura, le cui azioni di contrasto sono nell’agenda delle rivendicazioni sindacali ma non con altrettanta urgenza anche in quella delle istituzioni di governo», come condividono i sindacati in una nota.

«Ai candidati alle elezioni europee delle nostre circoscrizioni elettorali chiediamo un impegno affinché al centro delle politiche comunitarie ci sia il lavoro e la pace. Basta con le guerre, basta con la precarietà del lavoro, basta con i morti sul lavoro – affermano i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Verona Francesca TornieriGiampaolo VeghiniGiuseppe Bozzini -. Ai venti di guerra che soffiano dalla frontiera orientale del Continente dobbiamo rispondere con un modello di civiltà fondato su un lavoro di qualità, equamente retribuito e tutelato e con un modello di società inclusivo e plurale in cui nessuno venga lasciato indietro, dove le persone valgono per quello che sono in grado di offrire e non per dove sono nate o per il colore della pelle».

Aggiungono: «Vertenze e crisi aziendali presenti sul territorio richiedono che l’Europa continui a supportare, come ha fatto durante l’emergenza pandemica e nella fase di rilancio post-emergenza, il processo di transizione dei Paesi membri, per una maggiore sostenibilità ambientale ma anche sociale. Nei giovani e nelle donne in particolare, l’Italia ha un enorme potenziale inespresso. E anche le politiche nazionali devono remare in questa direzione».

«Continuiamo a celebrare la festa del lavoro per ribadirne insieme il valore fondante per il nostro Paese, la sua importanza per le persone come fattore di emancipazione, di realizzazione e di crescita, ma anche come strumento fondamentale per una società inclusiva e giusta – dichiara Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto -. Lo facciamo senza dimenticare le tante criticità che ancora impediscono il suo pieno compimento in questa visione alta del suo valore: la precarietà diffusa, le disparità di condizioni e di trattamenti, le paghe basse, il lavoro nero e i tanti casi di sfruttamento, i rischi sul versante della sicurezza e della salute, l’esclusione di tante donne e tanti uomini dal mercato».

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