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Simone Pasetto: «Il catsitting è il futuro del mercato del pet»

di admin
Simone Pasetto ha fatto della sua passione un vero e proprio lavoro riuscendo a diventare il catsitter più noto di Verona. Ai microfoni di Verona Economia racconta come nasce la sua professione, quali sono i trend e le prospettive di mercato

Quella dei gatti non è solo una passione ma un vero e proprio business tanto che il loro benessere è diventato la professione di Simone Pasetto, il catsitter più noto di Verona con un ottimo seguito anche sui social.
Ai nostri microfoni ha raccontato come si è avvicinato a questo insolito mestiere, quale sono le maggiori richieste dei clienti, i trend e i progetti futuri tra cui quello di scrivere il secondo libro.

Perché ha deciso di svolgere questa professione?
Tutto è iniziato quando ho iniziato a fare dei favori ai miei amici che mi chiedevano di badare ai loro gatti mentre erano in vacanza. Poi è scattata la lampadina: ho aperto una pagina Facebook e ho monitorato l’andamento. Fin da subito ho iniziato ad avere buoni feedback e ha erodere una nicchia di mercato tanto che, dopo tre anni, ho aperto la mia partita IVA.

Come funziona il mercato del catsitting a Verona?
C’è molto da lavorare, il mercato non è saturo. A livello professionale mi ritengo un pioniere in questo settore per la città di Verona tant’è che il mio commercialista ha avuto difficoltà a registrarmi come attività della camera di commercio perché non è presente una figura professionale del genere. Il mercato è pronto ma è necessario dare risalto e valore al mestiere almeno equipararlo a quello più noto del dog sitter. L’elemento centrale è l’impegno e la serietà di coloro che vogliono intraprendere questo mestiere. Attualmente ho circa 250 clienti con un amedia di 50 clienti nuovi all’anno.

Quali sono le principali richieste dei clienti?
Per una questione di filosofia di lavoro e di comodità, la maggior parte del mio lavoro si svolge a domicilio. Consiglio sempre id lasciare il gatto nel proprio ambiente domestico perché è più tranquillo e ben disposto all’interazione. Inoltre, in questi anni, ho cercato di allacciare un rapporto personale con il cliente basato sulla reciproca fiducia: non il servizio mordi e fuggi che, purtroppo, spesso è svolto da persone non in regola, ma un abbonamento che abbia continuità nel tempo. I clienti mi lasciano le proprie chiavi di casa e io mi occupo del loro gatto quando sono assenti. Alcuni mi contattano quando vanno in vacanza o per qualche weekend, con altri invece offro un servizio quotidiano. C’è totale fiducia e mi reputano una persona “di casa”.

Quali sono i suoi progetti futuri?
Il mio primo libro è stato pubblicato lo scorso anno e il ricavato è stato devoluto in beneficienza. Il secondo sarebbe già dovuto uscire ma siamo in ritardo con le tempistiche quindi uscirà all’inizio del nuovo anno. È un genere differente dal primo, meno ironico e fumettistico, con una sfumatura più seria ed emozionale. La costante, i protagonisti, saranno ovviamente gli amati gatti con cui lavoro ogni giorno.

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