Il quarto scostamento di bilancio, approvato da Camera e Senato. Paura per il futuro.
di adminLa notizia del recente voto d’approvazione parlamentare, su un tema di spesa, molto scottante, ci torna, da un lato, graditissima, mentre, dall’altro, la stessa ci preoccupa. Graditissima, perché, da un lato, si sono creati un ponte, una condivisione di vedute positivi ed una disponibilità di collaborazione, fra forze politiche, dall’altro, preoccupante, perché, con il debito pubblico, in costante aumento, che l’Italia ha sulle spalle, se, ora, è autorizzata la spesa di nuovi 8 mld, questi sono ulteriore deficit e, quindi, appesantimento del bilancio statale. Non vi è dubbio che tale quarto aumento di deficit sia forzato e diretta causa del Corona virus e che serva a dare respiro a settori economici e a operatori, in sofferenza, dovuta alle pur giuste e salutari restrizioni, in corso, ma, è anche vero, purtroppo, che ci viene da chiederci come il Paese potrà “cavarsela” dallo sempre più stretto laccio di un debito pubblico, che non cessa d’aumentare. Chiaro, comunque, che ci si trova in una situazione difficilissima, e che, se certe misure, sono, nel quadro della stessa, inevitabili – pare previsto un ulteriore scostamento, nei primi mesi del nuovo anno – le stesse, disgraziatamente, o prima o dopo, nel loro complesso, porteranno ad un redde rationem molto complesso, dato che, anche, una volta, superato il virus, ben difficilmente potremo godere d’una crescita tale, da poter eliminare almeno una parte di debito pubblico, tenuto conto della la sua entità. Situazione difficilissima, perché, come accennato, siamo al quarto scostamento, quello di minore importo – 8 mld – rispetto ai tre precedenti, per un totale di 105 mld. D’altra parte, positivo è il tentativo di dare il migliore, il più possibile supporto all’economia, dato che, senza un’economia vivace, non c’è nemmeno il denaro, per combattere qualsiasi male. Quanto al rapporto fra partiti e, in questo caso, fra maggioranza e opposizione, per il bene di un Paese, di una Repubblica, di uno Stato, non servono né destra, né sinistra, ma, solo ed unicamente, dialogo costruttivo, buon senso e volontà di fare, per il cittadino, specialmente, in questo triste momento di persistente morbo. Un concetto, sul quale, molto saggiamente, insiste il presidente Mattarella, e che, questa volta, si è positivamente realizzato, assumendo un’importanza, ai nostri occhi, quasi maggiore, di quanto, attraverso l’accordo di approvazione, in tema, si sia ottenuto. Nonostante prese di posizione, miranti a sottolineare e a perpetuare profondi confini, fra maggioranza ed opposizione, ci auguriamo che, almeno, nel pesante frangente, continui una fattiva collaborazione – che, certamente, piace all’opinione pubblica – almeno, fino a completa eliminazione del contagio… Siamo, pure, lieti di sentire, sempre più spesso, parlare seriamente di “impresa”, piccola e grande, di aiutare l’impresa – dopo decenni di miope e stolta colpevolizzazione della stessa – e chiunque sia inserito nel mondo dell’economia, per conservare e creare occupazione, nei suoi diversi aspetti. Del resto, senza impresa e senza lavoro, non c’è ricchezza e nemmeno, quindi, accennammo sopra, i mezzi per combattere il virus e operare in direzione della comune salute. Rimane, purtroppo, il grave quesito: a virus, speriamo, sconfitto, come ce la caveremo con deficit e debito pubblico? Dobbiamo programmare ed agire, in tempo, per creare, velocemente, rapida e vivace crescita economica.
Pierantonio Braggio
In Evidenza
Banco BPM completa l’operazione di acquisizione di EG Italia per 425 milioni di euro

Intesa Sanpaolo e BEI: 700 milioni di euro per il sostegno delle PMI e mid-cap italiane

Export agroalimentare, Marcato: «Urgente un intervento su Brennero e rapporti con l’Austria»

Produzione industriale veronese: trend positivo anche nel quarto trimestre

Primo investimento di Newport & Co: acquisito il 100% di Prodotti BAUMANN S.r.l.

Imprenditoria femminile, l’Italia guida la classifica della lavoratrici indipendenti

L’economia che non fa rumore ma tiene insieme la società

Verona motore economico del Veneto: crescita, export e turismo in primo piano

Drivalia Italia rafforza la struttura: Remo Grosso nuovo Direttore Commerciale



