Nuova call-to-action

Tornati in Patria gli epidemiologi dell’Esercito Russo, che hanno operato, soprattutto, a Bergamo e a Brescia.

di admin
In visita di saluto al generale Giuseppenicola Tota, comandante di Comfoter, e al sindaco di Verona, Federico Sboarina, erano guidati dal generale di Brigata Sergej Grigorievich Kikot.

Attivo contro il Corona virus, per varie settimane, in Lombardia, il gruppo di epidemiologi dell’Esercito russo, che si è impegnato, in disinfezioni, in case di riposo e in ospedali, coadiuvati da militari specializzati italiani del 7° Reggimento Chimico Biologico Radioattivo Nucleare di Civitavecchia, è ripartito, il 12 maggio, dall’Aeroporto di Villafranca, per la Russia. Il Generale di Sergej Grigorievich Kikot, che li accompagnava, si è recato a Verona, per un saluto ufficiale al generale Giuseppenicola Tota, comandante di Comfoter, e al sindaco Federico Sboarina, il quale, così si è erspresso: “Mai, come in questo periodo, abbiamo capito quanto sia importante la solidarietà, non solo, tra concittadini, ma anche tra Paesi diversi. Gli aiuti stranieri sono stati tanti, a Verona, come in altre parti d’Italia. I militari russi, hanno operato in una delle zone più colpite dal virus, mettendo a disposizione competenze specifiche, apportando un sostegno davvero prezioso per la comunità. Un ringraziamento anche ai militari di Civitavecchia, per il loro valido contributo. A Verona, la collaborazione tra Amministrazione Comunale ed Esercito è sempre più forte”. Il Generale Tota, il cui Comando delle Forze Operative di Supporto, sta operando in territorio veronese, ha pure ringraziato i colleghi russi, per le operazioni di disinfezione, eseguite in terra lombarda.
Pierantonio Braggio

Condividi ora!