Nuova call-to-action

Restaurato l’androne di Palazzo Erbisti, Verona.

di admin
Vi ha sede l’antica Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, che ha celebrato, nel 2018, i suoi 250 anni di fondazione.

Di lontana origine, confermata dalla presenza di antiche pietre, l’attuale Palazzo Erbisti, fu, dal Cinquecento, di proprietà della famiglia Salvi. Più volte rimaneggiato e ridisegnato, intorno alla metà del Settecento, fu abbellito, all’interno, con stucchi, affreschi e dipinti. L’edificio, divenne proprietà della nobile famiglia Erbisti, nel 1812 e ospitò Francesco I d’Austria, nel 1822, in occasione del Congresso di Verona. Esso, ricco di opere d’arte, è sede dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, dall’ottobre 1955. In occasione della celebrazione del 250° anniversario di fondazione dell’Accademia (1768-2018), da parte della Serenissima Repubblica di Venezia, essendo doge Luigi Mocenigo, per la modernizzazione dell’Agricoltura del tempo, il presidente della stessa, avv. Claudio Carcereri de Prati, ha saggiamente provveduto, sia al restauro del grande, artistico portale, che dell’androne del Palazzo, entrando nel quale, oggi, si ha l’impressione, oggi, più di prima del restauro, d’adire ad una specie di lucente reggia, presentando l’androne stesso, al visitatore, non solo grandi colonne e alcune edicole, dedicate ad illustri accademici del passato, ma, proponendo, anche, oltre al particolare cancello in ferro, originale e restaurato, portacandele, che mostrano la sigla della famiglia Erbisti. Grande lavoro, opera, che apporta dovuta dignità ad un importante luogo, che con il prezioso materiale, che custodisce, è di veronese storia, della quale, il vero saggio, sa di non averne appreso mai abbastanza. L’Accademia lo ospita, per enucleare tale storia, studiarla e farla conoscere. Oggi, solo osservando lo splendore dell’androne e del signorile scalone, si percepisce forte il messaggio, che si sta mettendo piede in un maestoso Tempio della Cultura e delle tradizioni veronesi…, istituito dalla lungimirante Repubblica di San Marco, su suggerimento del botanico e professore veronese, Pietro Arduino. Sono dovuti all’Accademia, nella sua prima attività, studi sulla bonifica delle Grandi Valli Veronesi e sulla strada, da e per la Lessinia, a garanzia degli approvvigionamenti di legname.
Pierantonio Braggio

Condividi ora!