Tutelare la stabilità del settore assicurativo, interviene GFIA
di admin La federazione mondiale delle compagnie assicurative ha apprezzato le misure adottate per proteggere i cittadini e supportare le attività produttive. Bene anche che le banche centrali, i governi e le organizzazioni internazionali abbiano avanzato proposte mirate alla flessibilità rispetto ad alcuni requisiti normativi, e di raccolta dei dati, che coinvolgono anche il settore assicurativo. I regolatori e i supervisori di tutto il mondo hanno un necessario interesse nei piani di solvibilità e continuità operativa degli assicuratori: il coordinamento tra le autorità governative sarà molto importante per consentire all’industria di concentrare tempo e risorse sul servizio agli assicurati e sul confronto con la pandemia.
PRONTI A NUOVE REGOLE
“Mentre il mondo è alle prese con la pandemia di Covid-19 – si legge in una dichiarazione uscita il 6 aprile – gli assicuratori continuano a concentrarsi sul rispetto delle promesse fatte ai clienti”. Gfia ricorda come il settore abbia implementato piani di emergenza per le pandemie per proteggere i propri dipendenti e ridurre le interruzioni del servizio. Alcuni assicuratori, inoltre, stanno attuando nuove soluzioni di pagamento flessibili e adottando altre misure per adattarsi alle mutevoli esigenze degli assicurati e delle società. Molte compagnie stanno anche predisponendo misure per prepararsi alla ripresa che seguirà. “Questi passaggi – scrive la federazione – includeranno anche un impegno attivo per quanto riguarda lo sviluppo di soluzioni legislative sia a breve sia a lungo termine per affrontare i rischi di pandemia”.
NO A RISCHI RETROATTIVI
Detto questo, mentre i governi di tutto il mondo implementano misure in risposta all’emergenza, Gfia chiede anche di considerare questioni essenziali per gli operatori del mondo dei rischi. In primis, occorre salvaguardare la stabilità finanziaria del settore assicurativo, senza la quale gli assicuratori non saranno in grado di continuare a rispondere alla crisi o di onorare i propri obblighi nei confronti dei clienti. Un esempio: laddove la copertura per pandemie e altre cause di perdita non sono state incluse nelle polizze esistenti o riflesse nei pagamenti dei premi, richiedere agli assicuratori di coprire tali perdite in modo retroattivo potrebbe minacciare seriamente la stabilità del settore assicurativo globale. Tali azioni potrebbero compromettere in modo significativo la capacità degli assicuratori di pagare altri tipi di sinistri, aggravando così il difficile momento che l’economia sta vivendo.
SALVAGUARDARE L’OPERATIVITÀ, ANCHE DA CASA
Poi c’è la continuità operativa delle attività degli assicuratori. Questa dipende anche da una rete diversificata di professionisti e fornitori: per questo Gfia esorta i governi ad agire in base alle richieste dei loro mercati nazionali di eccezioni alle chiusure o altre misure per consentire alle compagnie di assicurazione e riassicurazione di mantenere la propria operatività. Infine, c’è tutta la questione sull’improvviso e massiccio utilizzo dello smart-working per la quasi totalità dei lavoratori del settore assicurativo. “Questa transizione – scrive Gfia – presenta diverse sfide per soddisfare le esigenze dei clienti, inclusi i requisiti normativi, in alcuni Paesi, per l’invio di documenti tramite posta o consegna di persona. I governi e le autorità di regolamentazione dovrebbero quindi allentare i requisiti per le comunicazioni cartacee o di persona e incoraggiare la consegna digitale dei documenti assicurativi. Durante la pandemia di Covid-19, l’attenzione dovrebbe essere focalizzata sul risultato finale, cioè che il cliente riceva i documenti, anziché sui mezzi con cui egli li riceve”, conclude la federazione.
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