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Export alimentare veronese, in difficoltà, a causa del Corona virus. Coldiretti chiede lo stop a dazi e all’ embargo.

di admin
Bisogna salvare l’export alimentare italiano. che vale 44,6 miliardi di euro ed è uno fra gli elementi di traino del Made in Italy, oggi, in difficoltà, sui mercati esteei, a causa del Ccoronavirus. Questo, l’appello di Coldiretti, dopo l’incontro alla Farnesina, per la campagna strategica di sostegno del settore agroalimentare, nel Piano Straordinario 2020, mirante…

La campagna è, dunque, necessaria per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale che ha portato alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – a richiedere addirittura insensate certificazioni sanitarie “virus free”, su merci alimentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto. Pesante, poi, è il fatto di assurde disdette per vino e cibi provenienti da tutta la Penisola, disdette dovute a diffidenza, spesso alimentata. ad arte, con fake news, tanto che attivare il Ministero degli Affari Esteri e ha attivato la casella di posta elettronica coronavirus.merci@esteri.it, attraverso la quale, segnalare restrizioni e discriminazioni. verso i prodotti italiani e eventualile difficoltà riscontrate nelle esportazioni. Questo, perché, quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane e veronesi – segnala Coldiretti Verona – sono dirette verso i Paesi dell’Unione Europea, dei quali, principale partner è la Germania, verso la quale l’export dell’agroalimentare ha raggiunto, nel 201, circa 620 milioni di euro; seguono Gran Bretagna e Stati Uniti che, nonostante gli effetti negativi dei dazi, restano il primo mercato di sbocco e il quarto dopo Germania, Francia e Gran Bretagna. Sempre Coldiretti:  il fatturato del vino, realizzato all’ester, nei primi nove mesi del 2019, è stimato in oltre 770 milioni di euro, mentre l’export dei prodotti alimentari, per lo stesso periodo, è stimato in 1,2 miliardi di euro con quote di mercato importanti, detenute dai prodotti a Denominazione di Origine – Dop, che hanno un legame diretto con i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento nazionale, sui quali, va concentrare l’attenzione della campagna di comunicazione, per evitare di promuovere all’estero barattoli di concentrato di pomodoro cinese o bottiglie di olio tunisino, venduti con la copertura di marchi italiani.
Tale azione mira, anche con l’impegno delle Istituzioni a coinvolgere i più noti volti italiani e stranieri, a livello internazionale, che amano il Belpaese e sono credibili ed apprezzati, all’estero.“Serve un intervento deciso dell’Unione Europea, per sostenere il tessuto produttivo, il lavoro e ricostruire un clima precisato, come, sul piano degli scambi commerciali, “occorra impiegare tutte le energie diplomatiche, per superare i dazi Usa e l’embargo russo. che colpiscono duramente i prodotti italiani e veronesi agroalimentari, in un momento difficile per le nostre esportazioni”. L’agricoltura veronese, veneta ed italiana, s’aspetta tutto questo, garanzia essendo essa stessa di originalità, freschezza e qualità dei suoi pregiati prodotti.
Pierantonio Braggio

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