Immobili e affitti tedeschi in salita.
di adminOvviamente, non è un tema, sulla bocca di tutti, se non nei fatti, nel senso che. mentre di esso, normalmente, non se ne parla, nella realtà lo constata chi, in Germania, acquista un appartamento o lo prende in affitto. Il settore dell’edilizia è in costante lievitazione e si tende ad attribuire tale effetto ai tassi debitori, molto favorevoli, per chi desidera investire in esso. Detti covenienti tassi derivano, come è noto, dal QE, quantitave easing, o allentamento monetario, messo in atto, nel marzo 2015, dalla Banca Centrale Europea. Un allentamento che si realizza – oggi è ancora in essere ed è prezioso per l‘Italia – attraverso l’acquisto, da parte della Banca Centrale europea, di Bot dei Paesi aderenti all’Eurositema ed immettendo sul mercato, quindi, nuova moneta o, in altri termini, liquidità, che, ceduta a buon mercato dagli istituti di credito ai privati, dovrebbe creare crescita economica, nel senso, che chi intende acquistare beni, compresi quelli, più semplici, per la vita d’ogni giorno, o, comunque, investire, lo può fare, attingendo a denaro, come cennato, a basso tasso d’interesse. Detta attesa crescita si ottiene, in termini economici, in tutta Europa e all’estero, con un tasso d’inflazione “sotto, ma vicino al 2%”, che, tuttavia, sinora, da anni, nessuno Stato europeo è riuscito a raggiungere. Per questo, il QE è ancora attivo e lo sarà, sino a quando non si arriverà al citato tasso d’inflazione, vicino, appunto, al 2%. Lo scopo di moderati tassi d’interesse, per esempio, su mutui o su prestiti, è stato realizzato, ma, la cosa, come è noto, penalizza fortemente, ad esempio. il risparmio, i fondi pensione, gli istituti di credito e, su un altro lato, fa discutere su elementi, che, sembra, si stiano constatando, fra gli altri, appunto, in Germania. L’attenzione si focalizza sul timore d’una possibile bolla, ovviamente, da evitarsi, nel settore edilizio, dovuta a concentrati acquisti, a prezzi immotivati, di immobili; sul fatto che i prezzi degli immobili, in costante aumento, deriverebbero dal denaro a eccessivo buon mercato; sull’aumento del prezzo degli affitti, in seguito alla volontà di chi ha comprato immobili a quotazione alta – dovuta, abbiamo detto alla corsa all’acquisto degli stessi – di rifarsi sulla forte spesa sostenuta, per la compera effettuata, e, sempre in tema di affitti, sulla considerazione, per cui, chi non è in grado di procurarsi un immobile, a seguito del suo attuale, dispendioso costo, preferisce abitare in affitto, accettando pure un prezzo dello stesso piuttosto alto. Riassunto: il tasso basso farebbe aumentare, indirettamente, il valore degli immobili e il costo degli affitti. L’economia ha le sue regole non scritte, se le detta, di volta in volta, da sola, e inesorabilmente le applica.
Pierantonio Braggio
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