L’EUROPA E’ INDISPENSABILE, PURCHE’ DIFFERENTE. Così non va bene per il sistema bancario italiano ed in più stritola le banche eccellenti
di adminL’Europa è indispensabile, purché differente. Con un focus sulle difficoltà di
completamento dell’Unione Bancaria e sulle sfide della regolamentazione che rischia di
penalizzare le banche di comunità, peraltro riconosciute come resilienti e indispensabili alla
tenuta del tessuto economico, si è aperta ieri a Roma l’Assemblea annuale di Federcasse
(la Federazione Italiana delle BCC e Casse Rurali), che ha avuto per tema “Volare alto. Il riscatto
della mutualità efficiente”.
L’Assemblea ha visto la presenza di 400 tra delegati ed esponenti delle BCC affiliate
ai due gruppi Bancari Cooperativi – Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca – e delle Casse della
provincia di Bolzano che stanno costruendo uno Schema di protezione istituzionale; i vertici
delle Capogruppo degli stessi Gruppi Bancari Cooperativi e della Cassa Centrale Raiffeisen;
i rappresentanti delle 15 Federazioni Locali e oltre 30 altri Enti Soci.
Temi europei al centro di analisi e proposte
Sono stati i temi europei a dominare la relazione del Consiglio Nazionale letta dal
Presidente Augusto dell’Erba. “Il completamento del disegno europeo – ha esordito il
Presidente – rappresenta l’unica prospettiva di sviluppo indipendente, equilibrato,
democratico, inclusivo e liberale per il continente europeo”. Al tempo stesso, però, “il
processo di integrazione deve cambiare approccio, soprattutto nell’industria finanziaria”,
con l’auspicio che “sia ricalibrato in funzione di una effettiva maggiore capacità di
intervento a favore della stabilità e della reale sostenibilità di un apparato di regole e
controlli eccessivamente complesso e oneroso, che rischia di essere pro-ciclico, di
abbassare le difese immunitarie proprie dei sistemi caratterizzati da diversità e non
appiattiti su modelli e assetti omologati e di ridurre la capacità delle banche di finanziare
l’economia in senso ampio”.
In tema di regolamentazione europea, Federcasse auspica che l’intero quadro
normativo possa ispirarsi concretamente a sette principi guida: adattabilità; diversità;
proporzionalità; risolvibilità; pluralismo; disponibilità di informazioni; disciplina non
normativa. Gli stessi principi individuati dallo European Systemic Risk Board (ESRB) e che
potrebbero trovare una corretta declinazione – propone la Federazione italiana delle BCC
– già nel prossimo recepimento di Basilea 4 e nella regolamentazione in tema di finanza
sostenibile al centro in queste settimane del negoziato fra i tre co-legislatori dell’Unione
Europea, Commissione, Parlamento, Consiglio.
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