Nuova call-to-action

Comune di Verona e bilancio dei primi mesi nove mesi del 2019.

di admin
Il sindaco, Federico Sboarina: servizi garantiti, imposte invariate, equilibrio di bilancio rispettato.

                                              
 
                                                                                                                                                                                                                    Il Comune di Verona – sindaco, Federico Sboarina, e assessore, Francesca Toffali – ha presentato, come da relativo Comunicato, la situazione economico-finanziaria per il periodo 1° gennaio – 30 settembre 2019 e, cioè, relativa ai trascorsi nove mesi dell’anno, in corso. Il bilancio pareggia a 600.867.837 euro, con entrate e spese correnti, in linea con gli importi del previsionale 2019/2020. Invariate le tassazioni Imu – gettito previsto 2019, pari a 60.900.000, Tasi – pari 25.700.00, Tari –  pari a 44.776.526 e addizionale Irpef  – pari a 32.300.000, rimanendo garantiti i servizi previsti. Si sono avuti investimenti, come previsto, di circa 317 milioni di euro, 8 milioni in più, rispetto al 2018, dei quali: 3 milioni, per nuovi progetti di sostegno e aiuto sociale; 1.900.000, per iniziative di sviluppo e rilancio di cultura e turismo; 1.600.000, per la sicurezza del territorio e la tutela dell’ordine pubblico, sempre più complesso da conservare.  L’imposta di soggiorno ha apportato 4.500.000 di euro. In merito, va segnalato che detta imposta, versata dai turisti,  è stata istituita nel 2012, per “mantenere e migliorare il patrimonio e il decoro urbano e i servizi”, a favore dei residenti, ed è stata rivista, nel 2019,  per allinearla a quelle delle città di dimensione, simile a quella di Verona. Anche per quanto riguarda il personale – oggi, 2.400 i dipendenti comunali, dei quali 310, dai 55 ai 57 anni, 209 dai 58 ai 59 anni e 327, con più di 60 anni – le spese collimano con quanto previsto, a inizio anno, e con quelle del 2018, per un totale di circa 79,5 milioni di euro, cifra, che resta costante, nonostante i pensionamenti. “Come confermano i dati, non ci sono stati aumenti di nessun genere – ha affermato il Sindaco – e sono rispettati gli equilibri di bilancio. Sono stati forniti gli stessi servizi, senza introdurre nessuna nuova tassa a carico dei cittadini. Se la sentenza del 4 ottobre 2018, che, lo scorso anno, ci ha permesso di sbloccare diciassette milioni di spesa, in conto capitale, fosse applicata in maniera estensiva, potremmo utilizzare l’avanzo di bilancio, anche per le spese correnti, quindi, aumentare gli interventi a favore dei cittadini. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, ricordo che è pagata dai milioni di turisti, che ogni anno arrivano a Verona e che permette di migliorare tutti quei servizi, di cui fruiscono, in primis, i veronesi”. “Dopo nove mesi, siamo in perfetto equilibrio, con le entrate e le spese del bilancio di previsione – ha detto l’assessore Toffali -. Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, ricordo che due sono i motivi, per cui essa può variare: da una parte, l’aumento del turismo, dall’altra, la diminuzione dell’evasione. Da oltre un anno e mezzo,  l’Ufficio tributi e la Polizia municipale collaborano, proprio per intensificare i controlli e garantire che tutti paghino quanto dovuto. Si tratta di risorse importanti, per migliorare la nostra città, risorse, che arrivano dal turismo e che non comportano alcun esborso, per i nostri concittadini”.  
Pierantonio Braggio

Condividi ora!