Intervista a Mastro Underhill, alias Richard Zanoni
di adminCome ben sapete, YouTube ripaga questi giovani talenti, permettendogli anche di guadagnare qualcosa dalle views, e mi sembra corretto: per montare un video di qualità infatti ci vuole tempo, pazienza, capacità e soprattutto passione. Ma partiamo dall’inizio.
Parliamo prima della tua passione: come è nata?
È nata nel pieno della mia infanzia, all’età di 7 o 8 anni. Era il periodo in cui mi facevo leggere da mio nonno, e da altri, racconti riguardo al Signore degli Anelli. E da lì è nato tutto. Ho coltivato queste passioni fino ad adesso perché hanno segnato la mia vita, specialmente l’opera di Tolkien.
Ma perché proprio Harry Potter e il Signore degli Anelli, che apparentemente non hanno niente di simile?
La mia passione è nata con il Signore degli Anelli, e solo dopo ho letto anche Harry Potter, con la sua atmosfera gotica e magica. Queste sono le due opere che hanno formato la mia personalità e i miei gusti. Mi hanno permesso di apprezzare le culture celtiche, nordiche, vichinghe. Ed entrambe hanno in comune un tema affascinante che mi ha sempre intrigato: l’eterna lotta tra bene e male.
Perché youtube?
YouTube a differenza di altre piattaforme perché è molto più diretto, e ci “metto la faccia”. Tramite gesti ed espressioni, trasmetto molto di più, rispetto al classico blog. Quando ho aperto Youtube, non consideravo la possibilità di fare una canale serio, questo perché parlo di cose per cui generalmente su Youtube non c’è spazio. Non a caso sono l’unico in tutto YouTube Italia a trattare specificatamente di questi temi.
Nei tuoi video, oltre che parlare delle 2 saghe, fai proprio dei tutorial in cui spieghi come costruire alcuni degli oggetti di Harry Potter, ma non solo. Dove trovi l’ispirazione per i video? E soprattutto come fai a costruire tutti quegli oggetti?
L’ispirazione nasce da sé. Ho periodi si e no, e qualsiasi idea che mi viene in mente, riesco a svilupparla tanto da parlarne nei miei video. Se dovessimo dire lo stile che uso, prendo come riferimento uno youtuber inglese: Charlie McDonnel. Da questo punto di vista è molto utile seguire altri youtuber. Mentre per quanto riguarda le mie abilità manuali, beh potremmo dire che è un talento, perché ho imparato tutto da solo. Fin da piccolo sono sempre stato un ragazzino piuttosto creativo.
E cosa consiglieresti ai giovani che vorrebbero aprire un canale, magari un po’ fuori dalla filiera classica degli youtuber più conosciuti? Che consiglio daresti e quali sono le maggiori difficoltà?
Se apri un canale Youtube, devi cercare di parlare di qualcosa di veramente unico e raro, ricercato. Allo stesso tempo che piaccia a moltissime persone. In qualche modo aprendomi di più alla gente, trattando anche argomenti più ampi, posso dire che dal nulla sono cresciuto da solo, senza pubblicità. Questo gennaio avevo circa un migliaio di iscritti, mentre adesso sto per arrivare a 10000. Meglio quindi parlare di cose originali ma anche ricercate, che facciano ridere, e che risultino simpatiche.
La difficoltà più grande è questa: quando metti la tua faccia su internet e parli delle tue idee ti esponi alle critiche. Però inizi anche a capire come gira il mondo, inizi a capire con che gente hai anche fare. Su internet ci sono un sacco di persone che ti criticano per qualsiasi cosa, ma soprattutto anche gente che ti sostiene, ti segue. Trovi il bene e il male.
Se Youtube diventasse un lavoro per me? Beh, per me è un hobby, non un lavoro. Se riesco a trarne un futuro, potrebbe anche diventarlo, un lavoro. Ma conoscendomi, è difficile, perché pubblico come hobby e in maniera saltuaria. Mi piacerebbe diventare un grafico pubblicitario e multimediario, un creativo insomma.
E se ti chiedessi di raccontarci qualcosa di divertente sui tuoi fan?
Spesso, c’è qualcuno per strada che mi ferma, specialmente in autobus, e mi chiedono “ma tu sei Mastro Underhill?” di fronte alla gente. Poi tutti mi fissano e si domandano chi cavolo sono. Da un lato è una situazione imbarazzante, dall’altro è piuttosto soddisfacente. Specialmente alle fiere dei fumetti dove trovo la percentuale più alta dei ragazzi che mi seguono. Per esempio a Villafranca quest’anno, mi ero avvicinato ad uno stand per vedere di cosa si trattasse e magicamente mi sono ritrovato sommerso da una folla di ragazzine dai 13 ai 15, che mi guardavano con due occhi sognanti, una penna e un foglietto in mano, urlando e sbraitando che volevano un autografo e una foto.
Oppure all’ultima fiera del fumetto, stavo andando via e una ragazza vestita da Grifondoro, mi ferma sulle scale, si avvicina così tanto che credevo volesse baciarmi, tanto che io indietreggio. Spiaccicato al muro, questa ragazza si avvicina e mi chiede il permesso per abbracciarmi.
Lasciamo stare sui social. Sono una persona umana come tutte le altre, non sono una celebrità.
Con quest’ultima frase, possiamo dire che nonostante sia giovane, Mastro Underhill non è un tipo che si monta la testa. Non possiamo far altro che augurargli il meglio e di continuare così, non solo su YouTube, ma anche nella vita. Ringrazio i gentili lettori che seguono questa rubrica con interesse, e vi chiedo gentilmente di condividere questo articolo sui social, in quanto solo così potremo dare una mano a Richard per farsi conoscere! Buona Domenica!
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