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Da ex fabbrica a “stargate” dell’innovazione: 311 Verona festeggia dieci anni

di Matteo Scolari
Il progetto lanciato nel 2015 da Fondazione Edulife spegne dieci candeline. Annunciato per il 2026 un progetto di CoLiving Hub capace di ospitare giovani universitari e ragazzi che arrivano da tutto il mondo.

Verona ha celebrato ieri, 16 dicembre, una delle sue esperienze più significative nell’ambito dell’innovazione e della formazione avanzata. 311 Verona, hub tecnologico e didattico nato esattamente dieci anni fa, il 16 dicembre 2015, su iniziativa di Fondazione Edulife, ha festeggiato ieri nel tardo pomeriggio il decennale dalla fondazione, riunendo la propria community nella sede di Lungadige Galtarossa 21, ex complesso industriale rigenerato e restituito alla città.

Le persone presenti ieri per la festa del decennale.

Dieci anni di una “scommessa vinta”

«È stata una scommessa molto bella e anche sfidante: rigenerare un luogo abbandonato come questo, riempirlo di giovani e di adulti competenti e vedere l’impatto sulla città», ha ricordato il presidente di Fondazione Edulife Antonello Vedovato, sottolineando la soddisfazione per il percorso compiuto. «Fare questi dieci anni qui dentro è come attraversare uno stargate, un portale che ci ha portato in un’altra dimensione».

Un’immagine potente che racconta bene l’evoluzione di 311: da progetto sperimentale a punto di riferimento nazionale per la qualità formativa e per la capacità di creare connessioni tra giovani, imprese e mondo dell’innovazione.

Una missione che mette al centro i giovani

L’obiettivo di 311 Verona, fin dall’inizio, è stato quello di promuovere Verona come hub internazionale di talenti, sostenendo i giovani nella costruzione del proprio progetto di vita e supportando le imprese con competenze specialistiche nei settori dell’intelligenza artificiale, della cyber security e dei mercati globali.

Il nome stesso, “Tre uno uno”, racchiude una visione: tre dimensioni dell’umanità – amore, verità e coraggio – una di responsabilità personale e una di capacità di muoversi nel tempo, in un approccio bottom-up che favorisce contaminazione e collaborazione.

«La soddisfazione più grande di questi dieci anni sono i giovani, soprattutto quelli più fragili, che qui trovano casa, speranza e la possibilità di toccare il loro futuro», ha spiegato Vedovato. «Questo luogo nasce per loro».

Un’immagine dall’alto del 311.

Formazione, rigenerazione e numeri

In un decennio, 311 ha rigenerato 2.500 metri quadrati di spazi industriali e coinvolto una community ampia e trasversale: 3.475 partecipanti agli eventi e oltre 2.500 persone tra professionisti e studenti. L’hub ospita percorsi di formazione tecnologica avanzata, tra cui corsi ITS in sistemistica, cyber security e intelligenza artificiale, in collaborazione con realtà come ITS Digital Academy Mario Volpato ed ENAIP Veneto.

Un ecosistema che funziona da acceleratore di competenze, creando opportunità di lavoro, favorendo alleanze intergenerazionali e contribuendo allo sviluppo di nuove economie basate sull’intelligenza creativa e sul dialogo continuo con il tessuto produttivo.

Lo sguardo al futuro

Il decennale non è stato solo un momento celebrativo, ma anche l’occasione per guardare avanti. «Il futuro prevede tante cose – ha anticipato Vedovato –. Già dal prossimo anno ci sarà una grande sorpresa per la città di Verona: 311 potrà avere anche un CoLiving Hub capace di ospitare giovani universitari e ragazzi che arrivano da tutto il mondo, creando una comunità in ibridazione, mettendo insieme diverse intelligenze. Su questo progetto stiamo lavorando con Fondazione Cariverona (presenti ieri il presidente Bruno Giordano e il direttore Filippo Manfredi) e Comune di Verona (in sala l’assessora Luisa Ceni, assieme agli assessori Tommaso Ferrari, Jacopo Buffolo, Alessia Rotta e diversi consiglieri e consigliere comunali)».

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