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Tre chef, tre territori: Villa Cordevigo celebra la cucina italiana tra mare e terra

di Ingrid Sommacampagna
Cena a sei mani a Cavaion Veronese: tre chef raccontano l’Italia tra tradizione e innovazione: un viaggio culinario tra Sardegna, Venezia e Umbria.

Si è celebrata l’ultima tappa del percorso culinario “Chef in viaggio tra mare e terra” il 26 novembre, al Ristorante Oseleta di Villa Cordevigo a Cavaion Veronese.
Un racconto di tradizioni e di rispetto per i territori, che ha toccato l’Umbria con Emanuele Mazzella, executive chef del Borgo dei Conti Resort, Venezia con Daniele Galliazzo, executive chef del Londra Palace Venezia, e infine il Lago di Garda con Marco Marras, Chef del Ristorante Oseleta di Villa Cordevigo, che nel 2013 ha ottenuto una stella Michelin, poi riconfermata per la guida 2025.

Uno scorcio dell’incantevole location di Villa Cordevigo.

Villa Cordevigo, Relais & Châteaux affacciata sulle colline del Garda, è un manifesto di hospitality d’eccellenza. L’ultima tappa di Chef in viaggio tra mare e terra ha reso possibile l’incontro tra tre cucine e altrettanti territori, dando vita a una cena a sei mani in cui i protagonisti hanno condiviso valori, esperienze e rispetto per le origini.

L’evento nasce dalla collaborazione tra Borgo dei Conti Resort, Londra Palace Venezia e Villa Cordevigo, toccando talenti, territori e prodotti locali. Il menù della serata, firmato dai tre chef e costruito nel solco della filosofia Relais & Châteaux, ha valorizzato le loro radici e le terre che oggi li accolgono, raccontando un’Italia gastronomica autentica, contemporanea e profondamente legata ai suoi paesaggi.

Emanuele Mazzella.

Portata dopo portata, gli chef hanno illustrato agli ospiti gli ingredienti utilizzati, accompagnati dai vini della cantina di Villa Cordevigo.
Emanuele Mazzella, executive chef del Borgo dei Conti Resort e portavoce dell’Umbria, ha raccontato profumi e intensità della sua Ischia, trasferendoli in piatti costruiti in dialogo con i prodotti del territorio umbro. Per lui, l’ingrediente che non può mancare è il territorio, perché rappresenta l’eccellenza del luogo in cui opera senza dimenticare le origini.

Daniele Galliazzo, executive chef del Londra Palace Venezia, porta con sé il fascino della laguna e una visione cosmopolita, valorizzando eccellenze locali e restituendo autenticità all’isola di Sant’Erasmo. Nella serata ha presentato il suo rombo con carciofi, in una rivisitazione giocata su consistenze e sapori, tra radicchio di Treviso, note aromatiche e richiami alla tradizione veneziana.

Daniele Galiazzo.

Marco Marras, chef del Ristorante Oseleta, ha accolto i colleghi raccontando il dialogo tra acqua e terra, tra i prodotti del Garda e l’anima della sua Sardegna, dando vita a una cucina armoniosa e ancorata alla stagionalità. La sua proposta per la cena ha visto un connubio tra ingredienti veneti e sardi: fregola di grano duro, bottarga, lime e cozze, insieme a carne locale e pesce di lago, fino alla creazione delle sue “coccole finali”.

Marco Marras.

La serata si è aperta con un aperitivo di benvenuto e degustazioni di carne e pesce, accompagnate da una selezione di vini della Tenuta Villa Cordevigo e delle cantine del territorio.
La cena a sei mani ha portato anche sorprese fuori menù, pensate per accogliere e stupire gli ospiti, tra grissini di produzione propria, olio di Villa Cordevigo e vini selezionati da Calmasino.

L’evento ha confermato il valore della condivisione come manifesto di ospitalità e accoglienza che unisce le dimore Relais & Châteaux: tre cucine e tre territori mossi dalla stessa filosofia.

Villa Cordevigo, fondata nel XVI secolo, è un luogo in cui storia e bellezza dialogano con l’esperienza gastronomica degli chef. Tra sale, antiche collezioni e vigneti, custodisce un patrimonio che attraversa secoli e famiglie, fino ad arrivare ai Delibori e Cristoforetti, proprietari dell’azienda vitivinicola Vigneti Villabella, cuore della produzione locale.

Dal restauro del 2004 alla conversione in hotel 5 stelle lusso nel 2011, Villa Cordevigo è oggi un’oasi di ospitalità riconosciuta da importanti premi internazionali e affiliata a reti di eccellenza come Relais & Châteaux, Virtuoso e la Sustainability Community.

Nel 2025 la Guida Michelin ha confermato la stella al Ristorante Oseleta, guidato da Marco Marras, che definisce la sua cucina come un mélange tra ricordi del passato, legame con la terra d’origine e tecniche acquisite durante esperienze in Italia e all’estero.

Tra vigneti, oliveti e camere eleganti, Villa Cordevigo è luogo di cultura, arte, enogastronomia e ospitalità, dove la produzione vinicola si integra con la cura del territorio. I vini che nascono dai suoi terreni rappresentano alcune tra le eccellenze veronesi, dal Bardolino all’Amarone, con un patrimonio viticolo di oltre 270 ettari.

Il Ristorante Cordevigo e il Ristorante Oseleta rispecchiano l’identità del luogo, tra sostenibilità, prodotti locali e un’alta cucina che racconta il Made in Italy. Una filosofia che passa anche attraverso l’orto, erbacee e frutti della Villa, inseriti in proposte culinarie attente all’ambiente e alla valorizzazione dei piccoli produttori.

L’ospite è al centro della visione di Villa Cordevigo, chiamato a vivere bellezza, storia e natura attraverso Spa, piscina, degustazioni e scoperta dei borghi gardesani. Nel 2024, Villa Cordevigo ha ricevuto un ulteriore riconoscimento con il titolo di Miglior Vino Rosato del Mondo al Concours Mondial de Bruxelles, grazie al Chiaretto di Bardolino Classico DOC 2019.

A conclusione della serata, gli chef e la brigata dell’Oseleta, insieme agli ospiti e a Davide Carobene, Restaurant Manager, hanno espresso gratitudine “per la possibilità di condividere le cucine di questi luoghi straordinari.” La promessa è di ritrovarsi ancora, perché storia, cultura, arte, tradizione, enogastronomia, benessere, sostenibilità, ospitalità e comfort sono valori che Villa Cordevigo vuole continuare a raccontare, offrendo all’ospite l’esperienza migliore che merita.

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