Valpolicella e Parmigiano Reggiano insieme sui mercati internazionali
di Matteo ScolariI Consorzi del Parmigiano Reggiano e dei Vini della Valpolicella fanno squadra e presentano un piano di promozione congiunto pensato per rafforzare la presenza delle due Dop in Italia e nei principali mercati europei. L’annuncio è stato dato a Milano, nel corso di un incontro con la stampa legato al progetto europeo “Quality Heritage of Europe”, programma triennale cofinanziato dall’Unione Europea con un budget complessivo di 5,3 milioni di euro e guidato dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella. Obiettivo: aumentare la consapevolezza del consumatore europeo sul valore dei prodotti Dop e Igp, rispondendo a un contesto commerciale più complesso, caratterizzato da tensioni geopolitiche, calo del potere d’acquisto e fenomeni di concorrenza sleale.
Le iniziative previste entro il 2027 includono circa 25 eventi nei tre Paesi target – Italia, Francia e Germania – attraverso attività rivolte sia al trade che ai consumatori, con degustazioni, masterclass e momenti di approfondimento. La collaborazione tra Valpolicella e Parmigiano Reggiano, che insieme rappresentano un valore al consumo superiore ai 4 miliardi di euro l’anno, si estenderà ulteriormente dal 2026 anche ai mercati dei Paesi Scandinavi e del Nordamerica, ritenuti strategici per entrambe le filiere.
Per Christian Marchesini, presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, l’unione tra i due Consorzi rappresenta una scelta strategica in una fase delicata per il comparto vinicolo. «In questa fase il ruolo dei Consorzi deve concentrarsi in particolare su due direttrici: la tutela, sia in chiave di protezione dei marchi che di gestione oculata della produzione, e la promozione, con una presenza ancora più forte nelle piazze di sbocco. Abbiamo confermato la riduzione delle rese e il blocco dei nuovi impianti fino al 2028, intensificando i controlli contro sounding e contraffazioni. Solo quest’anno – unico caso in Europa nel vino – abbiamo ottenuto indennizzi per quasi 1 milione di euro, un risultato che fa giurisprudenza e scoraggia pratiche illegali. Sul fronte della promozione abbiamo ampliato il budget del 18%, superando i 3,2 milioni di euro, con oltre 100 eventi in Italia e nel mondo, e contiamo di aumentare ulteriormente il plafond del 20% nel prossimo biennio».

Dal canto suo, Carmine Forbuso, direttore marketing del Consorzio Parmigiano Reggiano, sottolinea come la forza del brand risieda nella sua riconoscibilità a livello globale. «Siamo orgogliosi di unire le forze con la Valpolicella per rafforzare la presenza dei nostri prodotti. La nostra Dop sta diventando un love brand amato in tutto il mondo: nei primi otto mesi del 2025 l’export ha superato per la prima volta il mercato interno, raggiungendo il 53,2% del totale. Il Parmigiano Reggiano è un prodotto versatile e iconico, centrale in ogni momento di convivialità, ancor più se abbinato a vini di eccellenza come quelli della Valpolicella. La nostra collaborazione è un esempio virtuoso di come due simboli europei possano lavorare insieme in mercati chiave come Italia, Francia e Germania, che pesano per quasi il 70% delle nostre vendite».
La giornata milanese è proseguita con un walk around tasting organizzato con AIS Lombardia al Westin Palace, con dieci cantine protagoniste – da Dal Forno Bros a Pasqua Vigneti e Cantine, fino a Sartori di Verona e Massimago – in abbinamento al Parmigiano Reggiano. Spazio anche a una masterclass dedicata a Recioto e Amarone, con focus sui metodi di appassimento, occasione per rafforzare il posizionamento della denominazione scaligera in un contesto internazionale sempre più competitivo.

La collaborazione tra i due Consorzi si innesta quindi su una visione comune: tutelare e valorizzare sui mercati globali due eccellenze del made in Italy, simboli del patrimonio agroalimentare europeo, promuovendo qualità, identità territoriale e un modello di cooperazione che guarda a nuovi scenari strategici per il triennio 2025–2027.
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