Alberto Aldegheri: «Le comunità energetiche sono una scommessa che possiamo vincere»
di Matteo ScolariSGL Multiservizi, società partecipata del Comune di San Giovanni Lupatoto, sta vivendo una fase di trasformazione profonda: dal servizio gas, storico cuore dell’azienda, alla spinta verso l’elettrico, il fotovoltaico e le comunità energetiche. Un percorso che, come racconta l’amministratore unico Alberto Aldegheri, sta aprendo nuove prospettive non solo ambientali, ma anche sociali per il territorio.
Nata nel 2006 come multiservizi comunale dedicata a luce, gas e rifiuti, SGL Multiservizi nel corso degli anni ha visto una progressiva specializzazione dei vari rami, conservando però una forte vocazione pubblica e territoriale. Oggi l’azienda è protagonista del processo di decarbonizzazione grazie a investimenti in energie rinnovabili e alla costituzione di una comunità energetica locale, insieme al Comune di San Giovanni Lupatoto e a Farmaco. Un progetto – CER Vis Paquariae Civitatis – che vuole unire pubblico e privato in un modello virtuoso di produzione e condivisione dell’energia.
Dottor Aldegheri, partiamo dalle origini: come nasce SGL Multiservizi?
SGL Multiservizi nasce nel 2006 come multiservizi del Comune di San Giovanni Lupatoto, occupandosi di luce, gas e rifiuti. Nel tempo questi tre servizi si sono divisi: la Lupatotina Gas segue oggi il ramo luce, noi seguiamo il gas e un’altra azienda si occupa dei rifiuti. Non siamo più una multiservizi in senso stretto, ma l’indicazione del Comune è di poterlo diventare nuovamente.
Oggi il tema centrale è la transizione energetica. Che ruolo avete in questo processo?
La direzione è chiara: il futuro sarà sempre più elettrico. Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di contribuire alla riduzione delle fonti fossili e delle emissioni di CO₂, favorendo il passaggio alle energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico. Le comunità energetiche rappresentano un tassello fondamentale di questo percorso.
Parlava di strumenti utili alla transizione: quali sono i più significativi?
Il conto termico è sicuramente importante perché offre incentivi per migliorare il consumo energetico. C’è poi il Green Deal europeo, che prevede investimenti molto rilevanti. In Italia il consumo di energia rinnovabile è già in crescita: siamo al 18 percento, e oltre il 35 percento della produzione è rinnovabile. L’obiettivo è continuare ad aumentare.
Quanto è difficile creare una cultura della sostenibilità tra i cittadini?
Non è semplice. A San Giovanni Lupatoto, parlando con i cittadini, la prima domanda è: “Quanto risparmiamo?”. Il risparmio individuale non è enorme, ma è comunque presente. Nel tempo, però, questo investimento diventerà significativo anche dal punto di vista economico, oltre che ambientale.
SGL Multiservizi ha avviato una comunità energetica locale. Come è nato il progetto?
È da circa un anno che ne parliamo. Il Comune ha voluto fortemente una comunità energetica propria e abbiamo deciso di crearla insieme a SGL e alla società Farmaco. Abbiamo già centraline operative e le proprietà pubbliche del Comune sono pronte per partire. Ora chiunque, tra i cittadini, potrà aderire se crede in questo modello.
Il nome scelto – Cer Vis Paquariae Civitatis – ha destato curiosità…
Probabilmente è stato scelto anche perché è complicato: quando qualcuno lo sente, se lo ricorda. Anche se non è semplice da dire, nemmeno per me.
Quali risvolti sociali porta con sé una CER?
La comunità energetica unisce pubblico e privato, cosa non sempre semplice. È una scommessa verso il futuro, ma credo con ottime possibilità di successo. Inoltre, parte delle somme eccedenti – derivanti dagli incentivi e dalla differenza tra produzione e vendita – potranno essere destinate alle associazioni del territorio, creando ricadute sociali positive.
Parliamo degli aspetti burocratici: quanto è stato complesso avviare la CER?
La burocrazia è molto complicata, e siamo stati affiancati da tecnici specializzati. Abbiamo scelto di costituire la CER come associazione, perché è una forma più adatta allo sviluppo futuro. Questo ha richiesto tempo, ma ci permette di operare con maggiore flessibilità.
Qual è l’obiettivo culturale di questo progetto?
È un processo di aggregazione tra pubblico e privato. Il pubblico spesso è percepito come un “macchinone” lento nelle decisioni, ed è vero. Ma con il contributo dei cittadini – e l’interesse che già vediamo – si può creare un meccanismo davvero utile e innovativo.
Quanti utenti servite attualmente nel territorio?
Un numero preciso non lo so dire, ma sono davvero molti. Chi si affida a noi lo fa non per una pubblicità, ma perché verifica direttamente il risparmio e l’efficacia dei nostri contratti. Una gran parte della provincia attorno a San Giovanni Lupatoto lavora con noi.
Obiettivi futuri per SGL Multiservizi?
In questo periodo abbiamo rinnovato tutto il materiale collegato al gas: ora il servizio è completamente nuovo, ed è stato un grande traguardo. Ragionando anche con i colleghi della Lupatotina, credo che potremo arrivare a qualcosa di più rispetto alle aspettative… ma lo lasciamo per una delle prossime puntate.
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