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Addio ad Ampelio Bucci, il “gentiluomo del Verdicchio”. Il cordoglio di Veronesi

di Matteo Scolari
Il fondatore di Villa Bucci si è spento a 89 anni. Con lui il Verdicchio è diventato un vino di culto. Forte e commosso il cordoglio di Federico Veronesi, CEO di Oniwines, che ne raccoglie l’eredità.

È una giornata di lutto per il mondo del vino italiano: si è spento all’età di 89 anni Ampelio Bucci, figura di riferimento assoluta per il Verdicchio dei Castelli di Jesi e protagonista di una rivoluzione culturale ed enologica che ha reso questo vitigno un’icona internazionale. Con un approccio visionario e fuori dagli schemi, Bucci è riuscito a portare le bottiglie di Villa Bucci sulle tavole più prestigiose, trasformando un vino locale in un marchio di eccellenza globale.

A ricordarlo con particolare emozione è stato Federico Veronesi, CEO e proprietario di Oniwines, che nel 2024 ha inserito Villa Bucci nel proprio portafoglio di cantine: «Sono profondamente addolorato dalla perdita di Ampelio Bucci. È stato un uomo in grado di contribuire in maniera innovativa e importante alla crescita e affermazione del vino italiano di qualità nel panorama nazionale e internazionale, oltre che una persona di grande cultura e creatività. Insieme a Giorgio Grai ha creato il mito del Verdicchio, una leggenda capace di vivere nel tempo. Sarà per noi un impegno portare avanti la sua eredità e tenere alto il nome di questo grande Vino».

Federico Veronesi assieme al compianto Ampelio Bucci.

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