Nuova call-to-action

Accordo quadro per Vetrerie Riunite: la Regione Veneto evita i licenziamenti

di Matteo Scolari
Sottoscritta l’intesa regionale per la crisi Vetrerie Riunite: incentivi alle uscite volontarie, ammortizzatori sociali e politiche attive per la ricollocazione.

Nel contesto sempre più complesso dell’industria manifatturiera italiana, il caso della Vetrerie Riunite di Colognola ai Colli ha tenuto banco per settimane nell’agenda istituzionale e sindacale del Veneto. Dopo oltre tre mesi di trattative serrate, oggi si è raggiunto un accordo quadro in sede regionale che pone fine alla procedura di riduzione del personale avviata dall’azienda il 7 marzo scorso, destinata a colpire inizialmente 49 lavoratori su un totale di 280.

L’incontro si è svolto sotto il coordinamento della Direzione Lavoro regionale e dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali Filctem CGIL e Uiltec UIL, dei rappresentanti dei lavoratori, dell’azienda e dei suoi consulenti, oltre a Confindustria Verona. Il risultato è un esempio concreto di come la sinergia tra istituzioni, impresa e parti sociali possa portare a soluzioni sostenibili, evitando licenziamenti unilaterali e garantendo continuità industriale.

L’accordo firmato oggi rappresenta un significativo passo avanti verso una gestione responsabile delle crisi industriali. Invece dei licenziamenti inizialmente previsti, le parti hanno concordato un piano basato su uscite volontarie incentivate e l’utilizzo di ammortizzatori sociali straordinari, soluzioni che tutelano sia i lavoratori coinvolti che l’integrità operativa dell’impresa.

Determinante è stato il ruolo delle strutture regionali e dell’assessorato al Lavoro, che in diverse fasi della trattativa hanno facilitato il dialogo e mediato tra le posizioni. Nonostante le difficoltà legate al contesto economico e al processo di riorganizzazione in corso, la trattativa ha mantenuto aperto il confronto fino al raggiungimento dell’intesa finale.

Valeria Mantovan, assessore regionale al Lavoro.

L’azienda si è impegnata a mettere a disposizione incentivi economici per i lavoratori che opteranno per l’uscita volontaria, evitando così la rottura traumatica di un licenziamento. Parallelamente, la Regione Veneto ha già dichiarato la piena disponibilità a impiegare le politiche attive per il lavoro con l’obiettivo di favorire il ricollocamento degli addetti in esubero. Si tratta di un impegno importante, che riconosce l’urgenza di offrire nuove opportunità a chi sarà costretto a lasciare l’azienda.

Nei prossimi giorni, si procederà alla formalizzazione degli accordi di dettaglio, che definiranno in modo puntuale le modalità di attuazione dell’intesa raggiunta. Si tratta di un passaggio fondamentale, volto a garantire che ogni misura sia operativa nel più breve tempo possibile.

Questo caso si inserisce in un trend crescente di gestione attiva e responsabile delle crisi aziendali, in cui le istituzioni regionali si pongono come facilitatrici di accordi equilibrati e partecipati. L’esito della vertenza Vetrerie Riunite conferma che è possibile coniugare esigenze aziendali e tutela occupazionale, evitando lacerazioni sociali e salvaguardando la vocazione produttiva del territorio.

La trasformazione del tessuto industriale veneto, tra globalizzazione e nuove sfide tecnologiche, richiede strumenti nuovi e una visione condivisa. Il caso Vetrerie Riunite dimostra come il dialogo, la partecipazione e il coinvolgimento attivo degli attori del sistema possano fare la differenza. E rilancia l’importanza di politiche pubbliche in grado di governare, piuttosto che subire, i processi di cambiamento.

👉 VUOI RICEVERE IL SETTIMANALE ECONOMICO MULTIMEDIALE DI VERONA NETWORK?
👉 ARRIVA IL SABATO, È GRATUITO!

PER RICEVERLO VIA EMAIL

Condividi ora!