Massimiliano Paglini riconfermato alla guida di CISL Veneto
di Matteo ScolariCon un messaggio forte e una visione condivisa, si è concluso il 14° Congresso regionale della CISL Veneto, tenutosi a Mogliano Veneto il 15 e 16 maggio 2025. Al centro dei lavori, il tema «Per il lavoro, per il futuro, per il Veneto. Il coraggio della partecipazione», e la conferma unanime di Massimiliano Paglini come segretario generale per il prossimo quadriennio. Insieme a lui, sono stati riconfermati in Segreteria Stefania Botton e Andrea Sabaini.
«È una grande Cisl quella che sono chiamato a continuare a guidare – ha dichiarato Paglini nel suo intervento conclusivo –. Una grande comunità, forte dei suoi cento anni di storia e dei suoi valori fondativi, di quegli ideali che hanno generato il sindacato in questa regione». Il discorso ha tracciato le priorità per i prossimi anni: lavoro giusto e inclusivo, contrattazione forte, e attuazione concreta della nuova legge sulla partecipazione.
Paglini ha lanciato la proposta di una “grande alleanza” per lo sviluppo e la crescita del Veneto, ribadendo il ruolo chiave del sindacato nel promuovere una progettualità trasversale che coinvolga tutti gli ambiti strategici: dal socio-sanitario alle politiche industriali e abitative. La CISL, secondo Paglini, deve essere il ponte tra mondo del lavoro, istituzioni e società civile.
Il congresso ha visto anche la partecipazione della segretaria generale della CISL nazionale, Daniela Fumarola, che ha elogiato il valore della legge sulla partecipazione: «La partecipazione è lo strumento per realizzare un nuovo patto sociale, capace di rilanciare salari, produttività, sicurezza sul lavoro e dialogo tra le parti». Ha ricordato che sono già circa 150 gli accordi partecipativi sottoscritti in Italia, con risultati positivi concreti.
Fumarola ha evidenziato come «la partecipazione si connota ancora poco come organizzativa, ma per noi rappresenta la chiave per dare protagonismo ai lavoratori e rendere più efficienti anche le imprese». In Veneto esistono già esperienze virtuose che devono essere valorizzate e replicate su scala nazionale.
Massimiliano Paglini, classe 1968, originario di Montebelluna (Treviso), è segretario generale regionale dalla metà del 2024. Il suo percorso sindacale è iniziato nel settore del credito nel 1991, passando da Veneto Banca a Intesa Sanpaolo, fino ad assumere incarichi nazionali in First CISL, il sindacato delle banche e assicurazioni. Dal 2020 ha guidato la CISL Belluno Treviso, e oggi si appresta a consolidare il suo mandato regionale.
La CISL Veneto rappresenta oggi circa 400.000 iscritti, tra lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate. Presente in modo capillare con 160 sedi sul territorio, il sindacato opera con 7.500 rappresentanti sindacali, gestisce 2.300 vertenze annue e offre servizi fondamentali per l’orientamento, la ricollocazione e la formazione professionale.
Particolarmente rilevante l’attività sul fronte fiscale e previdenziale: nel 2024 il CAF CISL Veneto ha gestito oltre 570.000 pratiche per 450.000 persone, mentre il patronato INAS ha seguito più di 260.000 pratiche per 237.000 utenti, riguardanti reddito, immigrazione, infortuni e sostegno sociale.
Il Congresso si chiude con un mandato forte alla Segreteria regionale: rafforzare il dialogo sociale, costruire nuove relazioni industriali e dare valore alla contrattazione come leva di cambiamento. «Facciamo della partecipazione e della coprogettazione un esercizio continuo per lo sviluppo del Veneto» ha concluso Paglini. Un messaggio che proietta la CISL Veneto al centro della trasformazione sociale e lavorativa della regione.
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