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Elezioni RSU nel Pubblico Impiego: UIL Veneto e Verona lancia un appello alla partecipazione

di Matteo Scolari
Dal 14 al 16 aprile si vota per i rappresentanti sindacali nei comparti pubblici. Giuseppe Bozzini: «I lavoratori pubblici sono essenziali per la tenuta sociale del Paese».

In vista delle elezioni per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego, che si terranno nelle giornate del 14, 15 e 16 aprile, la UIL Veneto Verona lancia un forte appello alla partecipazione al voto da parte dei lavoratori di tutti i settori della Pubblica Amministrazione.

Dai ministeri alla sanità, dalla scuola agli enti locali, passando per i servizi socio-assistenziali, migliaia di professionisti saranno chiamati a scegliere i propri rappresentanti. Una consultazione sindacale che, secondo il coordinatore Giuseppe Bozzini, rappresenta “una cartina di tornasole della consapevolezza e dell’importanza che i lavoratori attribuiscono alla propria funzione all’interno della società”.

Nel comunicato stampa, la UIL sottolinea con forza come il momento storico sia “particolarmente delicato” anche per il territorio veronese. Il cambiamento demografico, con l’invecchiamento della popolazione, e l’emergere di nuove esigenze sociali, rendono sempre più centrale il ruolo del lavoro pubblico. A preoccupare, però, sono i numeri: solo tra ULSS 9 e AOUI Verona, negli ultimi anni si sono registrati 202 infermieri in meno nella prima e 68 nella seconda. Le cessazioni totali di contratto negli ultimi 18 mesi sono state 386, con 172 dimissioni volontarie che superano perfino i pensionamenti.

«In un contesto dove si allentano le reti familiari e aumenta la fragilità sociale, gli operatori pubblici diventano pilastri per la coesione del territorio» afferma Bozzini. E aggiunge: «Abbiamo meno giovani, e la scuola deve essere potenziata per formare persone capaci di affrontare un mondo del lavoro che cambia rapidamente, anche a causa dell’intelligenza artificiale».

Giovanni Bozzini.

Oltre all’ambito sanitario e scolastico, la UIL punta il dito anche contro i tagli agli enti locali: nei soli Comuni del Veronese, si registra una riduzione di 23,6 milioni di euro in cinque anni. Una compressione che ha reso insostenibili i carichi di lavoro per molti dipendenti pubblici.

Il comunicato sottolinea l’urgenza di riequilibrare le retribuzioni, denunciando la distanza tra l’aumento del costo della vita e gli incrementi salariali previsti. Secondo il Rapporto ARAN, l’IPCA europeo per il 2024 crescerà di oltre il 17% rispetto al 2021, ma gli adeguamenti contrattuali previsti si fermano a un 6%, ancora tutto da stanziare.

«Essere pagati bene è una condizione di libertà», si legge nella nota, «ma in questi anni la politica ha fatto cassa contenendo i salari del pubblico impiego». Per la UIL, è tempo di invertire la rotta e riconoscere dignità economica e professionale a chi lavora ogni giorno per garantire servizi essenziali.

La mobilitazione sindacale, fatta di scioperi e proteste pacifiche, non è diretta contro la dirigenza ma ha l’obiettivo di far comprendere alla cittadinanza quanto siano vitali i lavoratori pubblici. Le turnazioni massacranti nelle RSA e negli ospedali sono un esempio di un sistema sotto pressione, dove il benessere dei cittadini è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro degli operatori.

La UIL lancia quindi un appello forte e chiaro: «Partecipare al voto significa rafforzare il sindacato e avere più voce nel rappresentare le esigenze reali dei lavoratori, ma anche dei cittadini che usufruiscono dei servizi pubblici».

La democrazia sindacale è un diritto e un dovere. Verona si prepara dunque a vivere tre giorni di consultazioni che rappresentano molto più di un atto formale: sono l’occasione per riconnettere la politica, il lavoro e la cittadinanza.

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