Vinitaly Chengdu 2025: partecipazione record in Cina
di Alessandro BonfanteSi alza il sipario sulla decima edizione di Vinitaly Chengdu, evento simbolo dell’internazionalizzazione del vino italiano nel continente asiatico, promosso da Veronafiere in occasione della China Food & Drinks Fair. In un contesto di crescente attenzione verso la qualità e i segmenti premium, l’Italia rilancia la propria presenza sul mercato cinese con la collettiva più numerosa di sempre: 40 aziende tra produttori e importatori con una proposta di oltre 500 etichette.
L’iniziativa si svolge dal 21 al 24 marzo all’Hotel Shangri-La di Chengdu, città simbolo del nuovo dinamismo cinese anche nel settore enogastronomico. L’evento rappresenta la prima tappa asiatica 2025 del programma fieristico internazionale di Veronafiere, che aveva già toccato l’India nei mesi precedenti e si prepara per il rientro in patria con Vinitaly Verona (6-9 aprile 2025).
«Al netto della tendenza negativa riscontrata negli ultimi anni, il mercato cinese è una piazza da seguire con la massima attenzione e per questo rimane un presidio permanente di Veronafiere» ha dichiarato Adolfo Rebughini, Direttore Generale di Veronafiere. «Quest’anno Vinitaly Chengdu è la nostra più grande vetrina di sempre nella regione; un segnale dell’attrattività di questa area che attende ancora di esprimere tutto il suo potenziale».
«Da qui al 2028, il valore al consumo dei vini italiani è previsto in crescita di poco più del 10%. Una stima che potrebbe migliorare se il nostro Paese attingesse con successo alla tendenza generale in corso in Cina verso un consumo di qualità sui segmenti premium, super-premium e ultra-premium, ad oggi ancora residuali per la nostra offerta. Una transizione che Veronafiere supporta attraverso le iniziative di Vinitaly in questo mercato geo-economico chiave» ha aggiunto Rebughini.

Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly basato su dati Iwsr, l’Italia si posiziona come quarto Paese importatore di vino in Cina, con 18 milioni di litri consumati nel 2024 e un valore allo scaffale di 331 milioni di dollari.
Il calendario di Vinitaly Chengdu 2025 si arricchisce con iniziative di formazione e degustazione di alto livello. Particolarmente rilevanti le tre masterclass in programma: due dedicate alla denominazione Chianti DOCG (annata e Riserva, nei giorni 21 e 22 marzo) e una terza focalizzata sul Prosecco in collaborazione con Rive della Chiesa (23 marzo).
L’evento è organizzato in collaborazione con Ambasciata Italiana in Cina, ICE Agenzia e Camera di Commercio Italiana in Cina, e si apre con il primo forum sul vino mai promosso dal Governo italiano a Chengdu, focalizzato sulla distribuzione nel mercato cinese, curato dall’Ufficio ICE di Pechino.
Parallelamente, Veronafiere rafforza la sua presenza sul territorio con il marchio Wine to Asia, manifestazione fieristica che tornerà per la sua terza edizione a Shenzhen dal 9 all’11 maggio. Wine to Asia proporrà un ricco programma con tasting cofirmati da Bettane & Desseauve, eventi in collaborazione con Young Generation Creative Wine – la più importante associazione di giovani vignaioli cinesi – e un’esclusiva collaborazione con Medisn, il locale di craft beer più rinomato del Sudovest cinese, dedicata agli importatori di vino sostenibile.
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