È veronese l’azienda che produce le scarpe di Tadej Pogačar, vincitore del Giro d’Italia 2024
di RedazioneDietro l’emozionante vittoria di Tadej Pogačar al suo primo Giro d’Italia, c’è l’azienda Diamant Srl di Bonferraro di Sorgà (VR) che produce già da diversi anni le calzature per il campione sloveno.
L’azienda ha organizzato in questi giorni una presentazione per la stampa e gli agenti italiani e internazionali nella suggestiva Tenuta Le Cave a Tregnano, con vari ospiti e ambassador.
Oltre alla linea di calzature DMT Cycling, l’azienda produce anche una gamma di bici di alta fascia con il marchio MCipollini, grazie all’accordo con l’ex ciclista Mario Cipollini, che ha partecipato con entusiasmo all’evento per presentare in anteprima l’ultimo gioiello creato dall’azienda, la bici da strada “Itaca” che sarà in vendita dal prossimo 25 giugno 2024.

I giornalisti e gli agenti invitati all’anteprima hanno potuto testare la nuova bici lungo i percorsi vicini alla Tenuta le Cave, alla scoperta delle bellezze del territorio.
L’occasione è stata comunque importante per festeggiare la vittoria di Pogačar al Giro d’Italia e suggellare questa importante collaborazione tra l’azienda veronese e il campione che presto sarà protagonista anche al Tour de France.

«Pogačar si è rivolto a noi alcuni anni fa – spiega Nicola Minali, ex ciclista originario di Isola della Scala (VR) e ora responsabile del reparto di Ricerca e Sviluppo di DMT cycling – perché aveva l’esigenza di avere una scarpa con i lacci e grazie al nostro know how tecnologico, abbiamo realizzato un primo prototipo con cui poi ha vinto il suo primo Tour de France! Dal confronto costante con Pogačar ci siamo spinti sempre più in alto, abbiamo perfezionato sempre di più il prodotto, e quest’anno sono nate le nuove scarpe Pogi’s che sono disponibili per tutti i ciclisti».
Dal canto suo, Mario Cipollini ha spiegato perché le biciclette, e in particolare i telai, che realizza insieme all’azienda veronese possono essere considerati tra i più pregiati sul mercato: «Li realizziamo in monoscocca, ovvero da uno stampo unico, grazie a una lavorazione lunga e complessa – ha spiegato l’ex velocista toscano, tra i più vincenti della storia del ciclismo -. Gli altri presenti sul mercato sono spesso composti fissando il carro posteriore mediante colle con l’avantreno del telaio e questo trattamento rende la struttura più incline al deterioramento nel lungo periodo. Noi, invece, siamo stati i primi a pensare e mettere sul mercato questa soluzione innovativa. In più, la produzione si sviluppa tutta in Europa, cosa di cui siamo particolarmente orgogliosi. Stiamo lavorando per far capire a tutti quanto le nostre biciclette siano avanzate e pregiate».
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