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Problemi in campagna. A rischio le piante da frutto – fiorite in anticipo – e le laboriose api.

di admin
Siamo in marzo, portatore, quest’anno, altre che di terribile virus, anche di gelo, per cui, nella campagna veronese, sono a rischio le colture frutticole, già in fioritura. Si teme il previsto arrivo di un’area depressionaria dall’Europa nord-orientale, con rilevante calo termico e forti venti. “Le colture locali come peschi, albicocchi, susini, ciliegi e piante di…

Il problema, purtroppo, riguarda anche le api, che, ingannate dalla buona temperatura, sono già impegnate, nel loro prezioso lavoro di bottinatura – raccolta di nettare – e, indirettamente, dell’essenziale impollinazione… Il ritorno del freddo potrebbe fare gelare i fiori – nella foto: Pesco fiorito – e, al tempo, fare morire le api, dopo una delle peggiori annate, per la produzione di miele. Coldiretti Verona consiglia ai produttori, ove possibile, l’irrigazione antibrina, che consente di mantenere la temperatura a zero gradi, ricoprendo gli organi vegetali, con uno strato di ghiaccio. Vanno ricordate, in merito, anche le polizze multirischio e i servizi dei Consorzi di Difesa dalle avversità atmosferiche. L’anticipata primavera e il ritorno del freddo sono eventi estremi e sfasamenti stagionali, che sconvolgono i normali cicli colturali, con conseguenze negative, sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti, che i consumatori mettono nel carrello della spesa. Purtroppo, l’agricoltura – è opportuno sapere e su ciò meditare – è l’attività economica che, più di tutte le altre, vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, molto spesso, con danni enormi, per chi dedica tutto il suo impegno alla campagna.
Pierantonio Braggio

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