VERONA Storia, Strade, Piazze, Palazzi, Chiese e Monumenti

hi è Carlo Gorni ?
Conoscere, seppur sinteticamente, Carlo Gorni non è così semplice come pare.
Notissimo nel suo ambiente, non ha una corrispondente visibilità pubblica, data la sua sconcertante modestia (già notata da uno scopritore di talenti come Nin Guarienti).

Diplomato al Liceo Artistico predilesse il disegno. Oggi Gorni si può ritenere antesignano ed insieme decano della grafica veronese.
Non restò quello che nel settore si suol definire un “creativo”, ma divenne una delle migliori firme, un vero artista Fin da giovane esplorò i vari percorsi d’arte, favorito anche dal fatto che Verona è un palinsesto assai leggibile di opere di ogni tempo e modo (dall’antichità al futurismo).
Del futurismo gli è restata la vena migliore: una  personalissima attitudine a varcare la staticità ed approdare alle forme dinamiche.
Osservazione, intuito, versatilità sono ora le sue armi. Con sole matite e pennarelli riesce a servirsi delle nuove tecnologie senz’esserne succube.
Molti gli enti (tra cui primeggia la Fiera di Verona di cui ideò il marchio principale e quello di alcuni ambiti come VinItaly, Eurocarne, Fieracavalli, ecc.) e centinaia sono le imprese e gli operatori che hanno scelto di fregiarsi con un marchio, un logo, un segnale, un grafismo che portasse la sua firma.
Molte furono anche le iniziative sociali, culturali, folcloristiche, benefiche che ricorsero alla sua arte (e, bisogna dirlo, alla sua generosità).
Di recente Gorni ha messo a disposizione del Comune l’intera serie originale di preziosi disegni che riportano, con precise tonalità di forma e di colore, i prospetti dei più insigni monumenti civici: piazze, strade, chiese e palazzi (si veda il volume, edito da Damolgraf, col vivace commento storico di Michele Gragnato).
Testo tratto dall’articolo di Pier Luigi Facchin

Chi è Michele Gragnato

Michele Gragnato, nato a Verona il 6/2/36, si è laureato in Lettere all’Università di Bologna con una tesi su Religione preromana e romana nel territorio veronese.
Ha insegnato nelle Scuole Superiori statali di Verona, concludendo la carriera  al Liceo G. Galilei, e presso l’I.T.I.S. San Zeno. Appassionato, da sempre, di cultura e civiltà veronese e veneta, ne ha scritto, anche come giornalista, collaborando, fra l’altro, dopo un apprendistato al Nuovo Veronese, alle pagine culturali de L’Arena, tenendovi rubriche fortunate come il ventennale Canton de Verona.
Ha pubblicato una ventina di titoli di storia, cronaca, poesia e varia umanità, come, ad esempio:
L’abbietto, Verona 1970
Poesia della sera, Verona 1973
Caino e la luna (prefaz. di G.P Marchi), Verona 1986
San Zeno in Poia (presentaz. di F. Franchini), Verona 1989
Sona nella guerra del 1866 (con P. Armigliato), Verona 1997
Poesie par i Veronesi (antologia poetica di Tolo Da Re), Verona 1998
San Colombano, una chiesa nel cuore dei “Lasii”, Verona 1998
Un ’48 sulle colline moreniche (con P. Armigliato), Verona 2000
Rosso di Verona, Verona 2000
Guida ai castelli del Veronese (con F. Meneghelli e G. Perbellini), Verona 2000
Caldiero fra cronaca e storia (con F. Meneghelli), Verona 2003
Osterie di Verona (con S. Conte), Verona 2003
Chiese, ville, corti a Sona e nelle sue contrade (con P. Armigliato e M. Bonomi), Verona 2003
Petali di poesia (antologia di W. Ragno e immagini d’arte), Verona 2004
Antologia del 60° del Cenacolo, Verona 2008
Dialetto, regolette e fantasia (con P.L.Facchin, G .P. Feriani, V.S. Gondola, G. Recchi, B. Sartori),  
Verona, storia, strade, piazze, palazzi, chiese e monumenti (con le illustrazioni di C. Gorni), Verona 2009
Le corti in AA. VV. Borgo Roma e il territorio di Verona sud, Verona 2012.
Poeta in lingua veronese (confortato da premi e pubblicazioni) e presidente emerito del Cenacolo Berto Barbarani, ora è addetto alle pubbliche relazioni del Cenacolo Gino Beltramini.