Cantine di Verona chiude l’anno tra crescita, investimenti e sostenibilità
di RedazioneInnovazione, qualità e responsabilità: sono queste le direttrici di sviluppo indicate dal presidente di Cantine di Verona, Luigi Turco, alla fine del 2024 e sulle quali la Cooperativa ha lavorato con continuità durante l’esercizio appena concluso.
L’assemblea dello scorso 29 novembre ha visto il rinnovo della governance triennale, con la conferma alla presidenza di Turco che sarà affiancato dai due vicepresidenti, Federico Bendazzoli e Marco Bortignon e dal nuovo consiglio di amministrazione formato da Roberto Albrigi, Giovanni Luca Ballini, Leonello Ballini, Vittorio Gruberio, Daniele Ledri, Lucrezia Moroni, Nazzareno Brunelli, Michele Formenti, Giuseppe Tabarini, Enrico Valbusa, Gianpietro Valbusa, Andrea Venturelli.
Nella stessa occasione, il Quality Manager Manuel Orlandi ha presentato ufficialmente il primo Bilancio di Sostenibilità, segnando un passaggio rilevante verso una valorizzazione più completa delle attività della Cooperativa e una rendicontazione chiara e strutturata dei suoi impatti ambientali e sociali.
Sono stati illustrati ai soci i risultati dell’esercizio 2024/2025, chiuso il 31 luglio 2025: un periodo caratterizzato da investimenti strutturali di grande portata.
L’esercizio, della durata di 11 mesi in seguito alla modifica statutaria, ha registrato un fatturato consolidato pari a 58.269.009 euro (41.212.004 realizzati in ambito nazionale e 17.057.005 all’estero).Rapportato ai 12 mesi, il dato evidenzia una crescita dell’1,57% rispetto all’annualità precedente, confermando la solidità del Gruppo in un contesto di mercato complesso.
Anche il mix di vendita si conferma equilibrato, con l’80% del mercato in Italia e il 20% all’estero, in particolare in Scandinavia, Regno Unito, Paesi Bassi, Svizzera e Germania, aree non coinvolte dalla recente introduzione dei dazi. Positivo anche l’andamento delle vendite verso la GDO, che registrano una crescita del 2,5%, mentre la rete dei nove punti vendita diretti mantiene risultati sostanzialmente stabili, con una lieve flessione dell’1% su base annua.
La vendemmia 2024 ha registrato un conferimento complessivo di 177.090 quintali, di cui 173.954 quintali dai soci e 3.136 quintali dalle aziende gestite direttamente, con un decremento del 17% rispetto ai 212.832 quintali del 2023: calo determinato da condizioni climatiche avverse, ma bilanciato da una qualità superiore delle uve.
Dal punto di vista patrimoniale, il Gruppo conferma un solido livello di capitalizzazione: il patrimonio netto consolidato ammonta oggi a 30.720.000 euro, dato che riflette una forte patrimonializzazione e rappresenta uno dei punti di solidità strutturale della Cooperativa: questo risultato rafforza ulteriormente la capacità di Cantine di Verona di sostenere gli investimenti programmati e di affrontare con stabilità le dinamiche del mercato.
Sul fronte degli investimenti, il periodo ha visto il completamento di alcune infrastrutture chiave, come l’impianto fotovoltaico e il sistema di filtrazione nello stabilimento di Custoza, oltre alla nuova incartonatrice ed etichettatrice attivata a Quinto. Proseguono inoltre i lavori per i nuovi vasi vinari da 30.000 hl a Custoza, la cui conclusione è prevista nel primo semestre del 2026.
Un risultato di rilievo riguarda l’ottenimento della determina di validazione per il Contratto di Sviluppo relativo agli investimenti avviati dal 2022.
Significativo l’aumento dell’utile, che arriva a 420mila euro. L’efficientamento energetico, grazie all’installazione di pannelli fotovoltaici su tutte le sedi, porterà a una riduzione del 43% dei consumi di illuminazione (media, sulle tre sedi) e consente già oggi di raggiungere un’autoproduzione del 33% nello stabilimento pilota di Valpantena, con una previsione di arrivare a un autoconsumo medio del 35% una volta completato l’impianto di Custoza. La misurazione delle emissioni di CO₂ mostra un impatto medio più basso per bottiglia (1,84 kg CO2) rispetto alla media nazionale (2,5 kg CO2).
Sono stati inoltre avviati progetti innovativi di economia circolare, come la convenzione per il recupero di 27mila kg di raspi di vinificazione destinati alla produzione di biogas e fertilizzanti. Anche il packaging beneficia di interventi migliorativi, con l’ulteriore riduzione del peso delle bottiglie – oggi intorno ai 190 grammi – e con il riciclo di 27mila kg di scarti di bobine trasformati in carta da etichette, grazie alla collaborazione con Fedrigoni. Rilevanti anche gli investimenti dedicati all’uso responsabile delle risorse idriche nei processi produttivi.
Sul versante sociale, Cantine di Verona rafforza il proprio sistema di responsabilità grazie all’ottenimento della certificazione Smeta per lo stabilimento di Valpantena, destinata a essere estesa a tutte le sedi, e alla certificazione Equalitas. Questi riconoscimenti attestano l’attenzione verso il benessere dei lavoratori e dei soci, testimoniata anche dal sistema di welfare aziendale introdotto nell’esercizio precedente e dal piano di investimenti dedicati al personale. Confermate inoltre le certificazioni Biologica, Sqnpi, RafCycle, BRCGS e IFS, che ribadiscono l’eccellenza del sistema qualità del gruppo.
«L’esercizio 2024/2025 si chiude con risultati soddisfacenti nonostante un contesto di mercato complesso – dichiara il presidente Luigi Turco -. La nostra Cooperativa ha condotto un lavoro riorganizzativo interno per migliorare i processi produttivi e commerciali. Il contesto ci sta portando a costruire sinergie con altre realtà aziendali nella direzione di una piena produttività dei nostri impianti e una riduzione dei costi. Gli investimenti completati e quelli in corso, insieme all’impegno crescente verso la sostenibilità, ci consentono di affrontare le sfide future con solidità».
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