Il Gruppo Grigolin acquisisce Perlini Dumpers, mito della meccanica veronese
di Matteo ScolariIl Gruppo Grigolin, con sede a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, annuncia l’acquisizione di Perlini Dumpers, storica eccellenza dell’ingegneria meccanica italiana fondata negli anni Cinquanta a San Bonifacio, nel Veronese. Un passaggio di proprietà che restituisce prospettiva a un marchio iconico, protagonista per decenni nei mezzi da cava, nelle miniere e nei grandi cantieri internazionali, famoso anche per le vittorie alla Dakar negli anni Ottanta che ne consolidarono la reputazione mondiale.
L’operazione porta all’interno del Gruppo i celebri dumper rigidi e articolati Perlini, macchine progettate per affrontare condizioni di lavoro estreme e capaci di movimentare grandi volumi di materiale con prestazioni superiori. Un patrimonio tecnico che, con oltre 12.000 mezzi prodotti e venduti nel mondo, rappresenta una delle storie industriali più rilevanti del territorio veronese e dell’intera meccanica Made in Italy.
Il percorso dell’azienda negli ultimi anni è stato segnato da fasi alterne: dopo la crisi culminata nell’asta fallimentare del 2018 e un periodo sotto il Gruppo Cangialeoni, Perlini era nuovamente entrata in liquidazione. Con l’intervento del Gruppo Grigolin, questo know-how viene ora tutelato e integrato all’interno di una filiera – quella delle attività estrattive, dei cantieri e della movimentazione inerti – in cui l’impiego di dumper robusti e altamente performanti rappresenta un asset strategico.
L’acquisizione si colloca nella strategia industriale del Gruppo, orientata alla valorizzazione dei marchi storici e delle competenze produttive del territorio, rafforzando un presidio operativo che guarda alla qualità, all’innovazione e alla continuità delle grandi tradizioni meccaniche.
«Perlini è un nome che ha segnato la storia della meccanica italiana e internazionale – commenta il Gruppo Grigolin – Con questa acquisizione entriamo in possesso di mezzi di eccellenza, funzionali e strategici per il nostro business industriale. Quanto al marchio, potremo valutare in futuro se esistano le condizioni per un suo possibile rilancio, anche attraverso l’individuazione di un partner industriale qualificato. Oggi la nostra priorità è preservare e mettere in funzione un patrimonio che rappresenta un valore tecnico innegabile per l’intera filiera dei mezzi da cava».
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