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INPS: nel 2024 erogate in Italia 23 milioni di pensioni per un totale di 364 miliardi di euro

di Matteo Scolari
Al 31 dicembre i beneficiari sono 16,3 milioni (+0,5%). Le donne sono la maggioranza, ma percepiscono importi medi inferiori del 34% rispetto agli uomini. Cresce la spesa pensionistica complessiva (+4,9%).

L’INPS ha pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio statistico sulle prestazioni pensionistiche e sui beneficiari del sistema pensionistico italiano, che fotografa la situazione al 31 dicembre 2024. Secondo i dati del Casellario centrale dei pensionati, in Italia sono attive 23.015.011 prestazioni pensionistiche (+0,4% rispetto al 2023) per un ammontare complessivo annuo di 364,1 miliardi di euro (+4,9%). I beneficiari complessivi sono 16.305.880, in aumento dello 0,5%, con una media di 1,4 pensioni a persona. Il 68% dei pensionati riceve una sola prestazione, mentre il restante 32% cumula due o più trattamenti di natura differente.

Differenze di genere

Le donne rappresentano il 51% dei pensionati, ma gli uomini percepiscono il 56% del reddito pensionistico complessivo. L’importo medio annuo per gli uomini è infatti 25.712 euro, contro i 19.140 euro delle donne, con un divario del 34%.

Tipologie di prestazioni

Il 77,2% delle pensioni è di tipo previdenziale (vecchiaia, invalidità, superstiti), il 20,2% rientra tra le prestazioni assistenziali (invalidità civili, assegni e pensioni sociali, pensioni di guerra) e circa il 2,7% riguarda prestazioni indennitarie.

Il gruppo più numeroso è quello dei pensionati di vecchiaia, pari a 11,4 milioni di persone, di cui il 28% percepisce anche altri trattamenti. Seguono i titolari di pensioni ai superstiti (4,2 milioni), e gli 890 mila beneficiari di pensioni di invalidità previdenziale, quasi la metà dei quali (46%) cumula ulteriori prestazioni. I beneficiari di prestazioni assistenziali sono 3,9 milioni, il 48% dei quali percepisce anche altre tipologie di trattamento. A questi si aggiungono 605 mila titolari di rendite indennitarie, prevalentemente cumulate con altre forme di pensione.

Distribuzione territoriale

Le regioni del Nord concentrano la quota maggiore di pensioni (47,3%) e di pensionati (47,7%), con importi medi superiori del 7,1% alla media nazionale. La spesa complessiva si distribuisce per il 51,1% al Nord, per il 28% al Mezzogiorno e per il 20,9% al Centro Italia.

I dati completi dell’Osservatorio sono disponibili sul portale INPS: servizi2.inps.it/servizi/osservatoristatistici/4

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