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Lenze Italia, sciopero a Isola Rizza contro il rischio di delocalizzazione in Polonia

di Redazione
RSU e FIOM-CGIL denunciano l’assenza di piani di rilancio e temono gravi ricadute occupazionali; l’azienda apre a un tavolo di confronto sull’impatto sociale.

Si è tenuto ieri, mercoledì 8 ottobre, l’incontro tra la RSU di Lenze Italia, la FIOM-CGIL di Verona e la Direzione aziendale, in concomitanza è stato organizzato uno sciopero dei lavoratori dello stabilimento di Isola Rizza. La mobilitazione ha dato un segnale forte e inequivocabile: i lavoratori non accettano l’incertezza sul loro futuro.

I tre punti chiave

Il tavolo di confronto si è articolato su tre punti chiave presenti nelle richieste di RSU e FIOM che hanno portato alla definizione di alcune serie problematiche.

  • Il rischio trasferimento in Polonia è ipotizzabile. La Direzione aziendale ha ufficiosamente confermato quanto temuto: il piano industriale del Gruppo Lenze prevede la valutazione del trasferimento di gran parte delle attività produttive del sito di Isola Rizza verso l’impianto in Polonia.
  • Assenza di piani alternativi e prospettive di rilancio. A fronte delle richieste sindacali, l’azienda non ha presentato alcun piano industriale alternativo o investimenti concreti per rilanciare lo stabilimento italiano. Le garanzie richieste sulla piena operatività e sul mantenimento dei livelli occupazionali sono state evase o rinviate.
  • Impatto occupazionale e volontà di trattare. L’azienda non ha fornito numeri precisi sugli esuberi, ma l’attuazione del trasferimento comporterebbe un impatto devastante sull’occupazione a Isola Rizza. La Direzione ha tuttavia dichiarato la propria disponibilità ad avviare un tavolo di trattativa specifico sull’impatto sociale della riorganizzazione.

«Come FIOM-CGIL di Verona, insieme alla RSU riteniamo inammissibile e inaccettabile la conferma del piano di delocalizzazione. I lavoratori di Isola Rizza hanno dimostrato qualità ed efficienza per anni. Non accetteremo che il futuro di decine di famiglie venga sacrificato sull’altare della mera speculazione economica. La nostra mobilitazione non si ferma: lo sciopero di oggi è stato solo il primo passo – ha dichiarato Paolo Olivati della Fiom-Cgil di Verona al termine dell’incontro di oggi, specificando i prossimi passi del sindacato dei metalmeccanici della Cgil -. Di fatto, rigettiamo la logica del trasferimento e chiediamo che Lenze Italia reintroduca il tema degli investimenti e del rilancio produttivo al centro del dibattito. Verranno immediatamente richieste riunioni a più livelli per aprire un tavolo di confronto e saranno convocate assemblee di tutti i lavoratori per valutare le prossime azioni di lotta, che potrebbero includere nuove giornate di sciopero. La lotta per Isola Rizza continua. La Fiom di Verona esprime tutta la propria solidarietà ai lavoratori di Lenze Italia».

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