CCNL Funzioni Locali, urgente un rinnovo per restituire dignità ai dipendenti comunali
di Matteo ScolariLa CISL FP di Verona lancia un appello per il rinnovo immediato del CCNL Funzioni Locali, scaduto il 31 dicembre 2021, dopo quasi quattro anni di attesa per oltre 400 mila lavoratori dei Comuni italiani. «Non c’è più spazio per tatticismi e rinvii – sottolinea Giovanni Zanini, Segretario Generale della CISL FP Verona –. Il mancato rinnovo blocca non solo il contratto in corso, ma anche l’apertura della nuova stagione contrattuale 2025–2027».
Secondo Zanini, la firma immediata del contratto 2022–2024 è necessaria per ripristinare aumenti tabellari, indennità aggiornate e tutele già negoziate, mentre parallelamente occorre avviare un dialogo con Governo e Parlamento per garantire le risorse necessarie ai futuri rinnovi. «Solo chiudendo il contratto attuale potremo aprire il tavolo 2025–2027 e colmare il gap con altri comparti», aggiunge il segretario scaligero.

Il confronto con gli altri comparti pubblici evidenzia una crescente disparità: mentre Sanità Pubblica e Dirigenza delle Funzioni Centrali sono prossime alla firma, i dipendenti delle autonomie locali restano esclusi. Zanini evidenzia che lasciare fuori i 400 mila lavoratori comunali sarebbe un vero disastro.
A livello locale, il lavoro pubblico a Verona mostra segnali di rinnovamento: l’età media dei dipendenti scende, la quota di laureati è salita al 56% nel 2023 e iniziano a emergere profili innovativi come gli specialisti della trasformazione digitale. Tuttavia, gli enti locali soffrono una cronica difficoltà di assunzione: tra gennaio 2024 e aprile 2025, su oltre 406 mila posizioni bandite a livello nazionale, solo 23 mila riguardano i Comuni.
Nonostante le criticità, i municipi veronesi hanno dimostrato una straordinaria capacità di investimento: nel 2023, con 2 mila dipendenti in meno rispetto al 2017, la spesa per investimenti fissi lordi è raddoppiata. Ma il rischio è che questo “miracolo amministrativo” non sia sostenibile: le retribuzioni comunali restano inferiori rispetto ad altri comparti, fino al 33% in meno rispetto alle agenzie fiscali, con turnover elevato e concorsi spesso deserti.
Secondo Zanini, servono investimenti mirati, concorsi agili, percorsi di formazione continua e una nuova narrazione del lavoro pubblico, capace di attrarre giovani e competenze, trasformando il lavoro comunale in motore di innovazione e coesione sociale. «Il cambio di passo è evidente, ma ora è necessario proseguire questo percorso guardando alle dinamiche dei prossimi anni», conclude il segretario.
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