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Ammann Italy, ancora tensioni sui 24 esuberi: la Regione Veneto insiste sulla mediazione

di Matteo Scolari
L’assessore al Lavoro Valeria Mantovan conferma l’impegno della Regione per trovare una soluzione condivisa alla vertenza di Bussolengo. Dopo la riduzione del numero di esuberi da 64 a 24 unità, le posizioni restano distanti tra azienda e sindacati.

Si è svolto ieri un nuovo incontro al tavolo regionale convocato dall’assessore al Lavoro Valeria Mantovan sulla situazione di Ammann Italy di Bussolengo. Al confronto, coordinato da Giuliano Bascetta dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro, erano presenti la Direzione lavoro regionale, l’azienda assistita da Confindustria Verona e dallo Studio legale Belligoli, e la Fiom Cgil con i rappresentanti dei lavoratori.

«Ho preso in carico insieme all’Unità di crisi aziendali e alle strutture tecniche regionali la situazione di Ammann Italy da quando, nei mesi scorsi, è stata comunicata dalla società l’intenzione di ridurre il personale di 64 unità, delocalizzando la produzione e alcune funzioni di supporto verso altri stabilimenti del gruppo internazionale Ammann. Oggi la situazione è diversa: gli esuberi da gestire sono ancora 24, ma le Parti appaiono ancora irrigidite su posizioni distanti», ha dichiarato l’assessore Mantovan.

L'assessore regionale del Veneto Valeria Mantovan
L’assessora regionale ala Lavoro Valeria Mantovan.

La Regione ha proposto un possibile schema di accordo per tutelare i lavoratori, soprattutto quelli con maggiori difficoltà di ricollocamento. «Si è definito un possibile schema di accordo per tutelare le posizioni di entrambe le parti, con particolare riguardo ai lavoratori più fragili. Su questo schema anche la Regione potrà intervenire con programmi di politica attiva del lavoro per supportare il ricollocamento in altre aziende del territorio», ha sottolineato Mantovan, auspicando che nelle prossime settimane sindacati e azienda ammorbidiscano le rispettive posizioni.

Il prossimo incontro del tavolo regionale è stato fissato per il 24 settembre, con l’obiettivo di chiudere un accordo che garantisca equilibrio tra le esigenze aziendali e la salvaguardia dell’occupazione nel Veronese.

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