Scuola, stangata di settembre: per ogni studente la spesa può superare i 1.300 euro
di Matteo ScolariL’avvio del nuovo anno scolastico porta con sé la consueta “stangata” di settembre. Il Codacons lancia l’allarme: tra zaini griffati che superano i 200 euro, astuci da 60 euro e diari fino a 40 euro, il corredo scolastico diventa sempre più un peso per le famiglie, con aumenti stimati fra il +3% e il +5% sul 2024. Il mercato propone prodotti sempre più sofisticati, dagli zaini con luci led e speaker wireless fino a modelli con power bank integrati, ma i listini diventano una vera giungla in cui i genitori faticano a orientarsi.
Non va meglio sul fronte dei libri: l’Istat ha certificato rincari medi del +3,8%, mentre un recente report dell’Antitrust ha confermato le criticità strutturali del settore, dominato per l’80% da soli quattro editori. A pesare sono anche le nuove edizioni adottate dalle scuole, spesso quasi identiche alle precedenti ma proposte a prezzi maggiorati. Le riforme introdotte negli ultimi anni non hanno avuto l’effetto sperato: i tetti di spesa vengono regolarmente sforati e i libri digitali, presentati come alternativa, si sono rivelati un flop.

Così, tra dizionari, quaderni, penne, materiali da disegno e testi scolastici, l’esborso per l’anno 2025/2026 può arrivare a superare quota 1.300 euro per studente. Il Codacons invita comunque le famiglie a seguire alcune strategie di risparmio: non inseguire le mode, approfittare delle offerte della grande distribuzione, rimandare parte degli acquisti e attendere le indicazioni dei docenti per il materiale più tecnico.
Un fenomeno che tocca da vicino anche le famiglie venete, dove il caro-scuola diventa ogni anno una voce sempre più pesante nei bilanci domestici, confermando la necessità di controlli più severi e maggiore concorrenza per contenere i costi a carico dei genitori.
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