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Grana Padano, i giovani raccontano l’eccellenza al Meeting di Rimini

di Matteo Scolari
Al Meeting che inizia fra tre giorni il Grana Padano si racconta attraverso i giovani della filiera, tra degustazioni, dialoghi con le istituzioni e un focus sul turismo enogastronomico del Garda e del Veneto.

Cresce la filiera della DOP più consumata al mondo: +4,24% di forme nei primi sette mesi 2025 e oltre il 51% del valore all’estero. A Rimini il Consorzio Tutela Grana Padano è formaggio ufficiale e porta in scena «Una forma una storia», con l’apertura di forme Riserva e il dialogo tra il dg Stefano Berni e il ministro Francesco Lollobrigida su competitività e innovazione. Rilievo per il Garda e per i flussi turistici di Veneto e aree limitrofe, dove nasce il Grana Padano Experience Center, asset strategico per l’indotto del territorio.

Turisti sul Lago di Garda.

Il Consorzio di Tutela sarà protagonista al Meeting di Rimini (22–27 agosto), di cui il Grana Padano DOP è il formaggio ufficiale. Nel padiglione A5, ogni pomeriggio alle 17 di sabato 23, lunedì 25 e martedì 26 agosto, un giovane della filiera racconterà il proprio percorso con «Una forma una storia», format che intreccia impresa, gusto e qualità. In programma anche l’apertura di una forma di Grana Padano DOP Riserva e la spiegazione delle peculiarità organolettiche legate ai territori, con focus su Mantova e su ambienti di pianura, prati stabili e montagna. Per tutta la manifestazione, nello spazio del Consorzio, sono previsti assaggi e materiali informativi dedicati.

Il Meeting ospiterà inoltre un confronto sulle prospettive dell’agroalimentare italiano con l’on. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e tra gli interlocutori il direttore generale del Consorzio Stefano Berni, nell’incontro «Le Eccellenze in Italia» di martedì 26 agosto alle 19 (Sala Gruppo FS C2). Al centro competitività internazionale, sostenibilità e innovazione tecnologica, tra tradizione e modernità, con attenzione alle sfide globali come i dazi e alla necessità di risposte coordinate tra imprese e decisori pubblici. «L’obiettivo comune è edificare il futuro dell’eccellenza alimentare italiana con una visione nei territori da ripensare», recita la nota del Consorzio.

Il direttore generale del Consorzio Stefano Berni.

In chiave Veneto–Verona spicca il posizionamento del nuovo Grana Padano Experience Center sul Lago di Garda, progettato per intercettare 27 milioni di turisti gardesani e altri 23 milioni tra Lombardia, Veneto e Trentino. Un presidio di turismo enogastronomico che unisce accoglienza, cultura del cibo e racconto di filiera, con ricadute dirette su accoglienza, ristorazione e retail del territorio scaligero e del Garda veneto. «Il sistema Grana Padano è fortemente impegnato su questo tema e con investimenti che vanno oltre il marketing tradizionale… Il buon cibo è il frutto di una cultura diffusa a tutti i livelli e dell’arte del saper fare che il mondo ci invidia e viene in Italia ad apprezzare», sottolinea Berni, rimarcando la scelta di fare del formaggio anche un’icona turistica.

I numeri confermano la spinta della DOP. Nel periodo gennaio–luglio 2025 sono state prodotte 3.685.877 forme (+4,24% sull’anno precedente). Nel 2024 la produzione ha toccato 5.635.153 forme (+3,27%), trasformando 2.953.196,232 tonnellate di latte munto in 3.576 stalle, con una filiera di 50mila addetti. L’export corre: 2.685.541 forme vendute all’estero nel 2024 (+9,15%; 104.494,400 tonnellate), per una PLV del formaggio consumo pari a 4 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi in Italia (48,8%) e 2,2 miliardi all’estero (51,2%). Il Consorzio riunisce 142 aziende, con 122 realtà di lavorazione per 135 caseifici, 142 stagionatori e 197 preconfezionatori. Dati che consolidano il Grana Padano come formaggio DOP più consumato al mondo.

«Nel 1135, all’Abbazia di Chiaravalle, i monaci cistercensi crearono la prima forma del “caseus vetus”», ricorda il Consorzio, tracciando una linea che unisce radici millenarie e capacità di guardare al futuro. È in questa traiettoria che si collocano le iniziative al Meeting di Rimini, dove il buon cibo diventa leva di crescita economica dei territori, a partire da quelli gardesani e veneti, e piattaforma di promozione internazionale della qualità italiana.

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