Garda Unico punta a Nord Europa e America: il turismo veronese si espande verso nuovi mercati
di Matteo ScolariIl Garda Unico si prepara a una nuova stagione di promozione turistica guardando oltre i confini tradizionali. Questa mattina, nella sede del Comune di Desenzano del Garda, la cabina di regia dell’ente ha incontrato gli assessori regionali al turismo per definire le nuove strategie promozionali, individuando come mercati prioritari i Paesi Scandinavi e l’America del Nord. Un piano da 900 mila euro in tre anni, finanziato attraverso i fondi dei Comuni di Confine.
«Quello che abbiamo fatto oggi è stato un ottimo lavoro di mediazione tra interessi ed esigenze diverse, un lavoro di squadra. L’essenza del Garda Unico è proprio questa, la sintesi, e oggi l’abbiamo trovata», ha dichiarato Paolo Artelio, Presidente della Destination Verona Garda Foundation, al termine dell’incontro. La riunione ha visto la partecipazione, oltre che dei rappresentanti delle DMO regionali, degli assessori regionali Federico Caner (Veneto), Barbara Mazzali (Lombardia) e di Maurizio Rossini di Trentino Marketing, in rappresentanza della Provincia Autonoma di Trento.

L’obiettivo è chiaro: ampliare il raggio d’azione del Garda Unico verso mercati alto spendenti, con una forte propensione al turismo attivo e sostenibile. I Paesi Scandinavi rappresentano, in particolare per la sponda veneta, una risorsa strategica: amano cicloturismo, campeggio e vacanze all’aria aperta, e possono contribuire ad allungare la stagione turistica, sia in primavera che in autunno.
A rafforzare la strategia anche le parole dell’Assessore veneto Caner: «Chiederemo un aumento dei fondi, perché dalla riunione di oggi è emersa la necessità di investire in più mercati. Il mercato americano, mai veramente presidiato, è strategico, così come quello scandinavo, fondamentale per la costa veneta e per anticipare la stagione».
Oltre alla promozione internazionale, parte dei fondi sarà destinata al potenziamento strutturale del Garda Unico, con lo sviluppo di una piattaforma digitale unificata per agevolare comunicazione e gestione. Tutti i rappresentanti al tavolo hanno concordato sull’urgenza di puntare sulla qualità più che sulla quantità, orientando i flussi verso un turismo sostenibile e con migliore ricaduta economica sul territorio.
«Siamo arrivati ad una mediazione tra esigenze di territori diversi, con target turistici diversi, attraverso un notevole lavoro di sintesi. Lo abbiamo fatto senza mai dimenticare le peculiarità della sponda veronese e devo dire che sono molto soddisfatto di quanto ottenuto», ha aggiunto Artelio. «Cercheremo nuove opportunità senza smettere di investire e tutelare i nostri mercati attuali».
A chiudere il confronto, le parole di Barbara Mazzali, Assessore al Turismo della Regione Lombardia, che ha ribadito la necessità di una strategia coordinata ma selettiva: «Abbiamo territori molto piccoli e fragili, serve una programmazione intelligente dei flussi turistici. Oggi portiamo avanti una proposta unitaria ma di qualità».
Il prossimo passo sarà attendere la risposta del Ministero delle Autonomie sulla richiesta di aumento fondi a 1,5 milioni di euro, attesa entro fine mese. Ma intanto, il Garda Unico guarda già lontano.
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