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Gardaland: 50 anni e non sentirli. L’idea che ha rivoluzionato il divertimento in Italia

di Matteo Scolari
Dal sogno visionario di Livio Furini nel 1975 al simbolo del divertimento europeo: Gardaland festeggia il mezzo secolo con una crescita costante, un impatto economico enorme e la capacità di regalare emozioni che uniscono generazioni.

Quando nel 1975 Livio Furini decise di scommettere su un parco divertimenti sulle rive del Garda, molti pensarono fosse un azzardo. Ma a cinquant’anni di distanza Gardaland è molto più di un’icona: è una realtà in continua ascesa, capace di rinnovarsi senza tradire la sua essenza e di rappresentare un potente volano economico ed emozionale per il territorio.

Chi, come me, veronese e quarantaquattrenne , è cresciuto con l’attesa di una gita estiva tra giostre e spettacoli, sa bene quanto Gardaland sia entrato nel cuore di generazioni. Quel piccolo villaggio di nove ettari, con il suo trenino e i primi spettacoli western, oggi è un impero del divertimento di 45 ettari, con oltre 40 attrazioni di livello internazionale, tre hotel tematizzati, un parco acquatico Lego e l’acquario Sea Life.

Il parco, sotto la guida del gruppo Merlin e dell’attuale AD Stefano Cigarini, ha saputo trasformarsi in resort e destinazione turistica completa, richiamando ogni anno milioni di visitatori da tutta Europa. Con un visitatore su tre proveniente dall’estero e oltre 100 milioni di ospiti totali dalla sua apertura, Gardaland genera un indotto che va ben oltre le sue mura: per ogni euro speso al parco, più di tre euro alimentano l’economia locale, tra hotel, ristoranti e servizi.

L’AD Stefano Cigarini.

Ma Gardaland non è solo numeri. È emozione, innovazione continua e capacità di connettere le persone in un’epoca dominata dal digitale. È la dimostrazione che il divertimento condiviso ha ancora un valore unico e insostituibile.

Il 19 luglio 2025 il parco celebrerà il suo 50° anniversario con una grande festa che vedrà alternarsi artisti storici come The Trammps e star contemporanee come Francesca Michielin. Un modo per onorare il passato e guardare al futuro, perché Gardaland – con la sua capacità di evolversi e sorprendere – ha ancora tanta strada da percorrere.

Cinquant’anni dopo, quella che era una scommessa folle si conferma una storia di successo tutta italiana, capace di accendere ogni anno la meraviglia di milioni di visitatori e di restare un motore culturale ed economico per Verona e il Paese.

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